Descrizione: Un sacerdote ed un ragazzo dialogano in merito all'omicidio di una ragazza.
Il racconto fila via scorrevole e la trama "tiene", ma c'è un po' troppa fretta di terminare, ed anche il finale, sebbene non scontato (ad ogni modo, Enrico ringrazia), è appena tirato per i capelli.
L'autore inciampa un po' nelle parti: al principio le parole impiegate fanno credere che il protagonista sia davvero colpevole, poi pronuncia qualche riflessione paternalista più consona ad un adulto, infine si osserva una conoscenza delle indagini troppo dettagliata, come di qualcuno che ha avuto accesso a fonti non riservate, certamente non un ragazzino, per di più indagato. E se si fosse informato con TV e giornali, non saprebbe nulla più di quello che anche il parroco sa, soprattutto visto il suo personale coinvolgimento.
Il finale diventa rocambolesco, più adatto ad una sceneggiatura che ad un racconto breve, ma nello spazio ristretto del racconto non c'è tempo per effettuare un cambio di scena e di ritmo così radicale, dal raccolto all'azione, ed il finale ne soffre.
Bella l'idea, e lo scritto è capace di generare suspence, peccato per questi momenti che rompono la "sospensione dell'incredulità ".
Il sacerdote ascolta con molto interesse la confessione del giovane Enrico. La polizia lo inserisce
tra gli indagati, anzi sarebbe l'unico indagato perché amava Vanessa e lei non ne voleva sapere
e allora Enrico la prese con forza. Poi il Don diventa un poliziotto e chiede dov'era all'ora
del delitto. Ma quando il ragazzo gli chiede se stanno indagando su un altra persona, lui taglia corto.
Nel racconto non viene menzionato un altro sospettato, quindi bisognerebbe inserire una frase
che lo menzioni. Un azione fuori dalla trama sono i guanti. All'inizio sembra che il sacerdote conosca il suo parrocchiano. Quindi vuol dire che voleva già ammazzare il ragazzo.
I guanti quando li ha messi in tasca? Li teneva nel confessionale perchè sapeva che il ragazzo sarebbe venuto a confessare un omicidio non commesso.
Comunque a parte queste piccole incongruenze mi è piaciuto molto.
Purtroppo al giorno d'oggi questo racconto non rimane tale, ma fa parte della nostra terribile quotidianità .
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