Il mondo non è internet

Il punto sarebbe fare un bilancio tra i reali benefici sociali e quanto invece pesano gli aspetti negativi. Mi trovo molto combattuto, ognuno a suo modo, nel suo piccolo ormai ne è assuefatto, anche se usato con parsimonia e ragione di essere. Io sono della generazione di transizione (84), ho memoria di quando non solo internet era agli albori ad uso sociale, (all'inizio solo nelle scuole), ma anche i cellulari non avevano ancora preso veramente piede. Non so mi ricordo che si viveva più liberi in fondo, con i piedi più piantati per terra, si usciva di più, si comunicava di più e così via. Non nego le comodità di oggi chiaramente, però forse si è giocato molto con le parole per descrivere i processi che avvengono in rete, ci vediamo, parliamo, ci conosciamo in chat, ecc… Alla fine non credo si sia aumentata la socialità tra le persone, penso che questa sia in gran parte solo una sorta di globale solitudine sociale, ma condivisa.

Quindi sul sociale (fetta più ampia d'uso) lo boccierei, visto il metodo in cui viene impiegato.

Informativo, come hai ben detto, bisogna andarci cauti, rimandato a settembre.

Divulgativo/scientifico invece direi che sia ottimo se si ha consapevolezza di cosa cercare.

Nel complesso, concordo sia col testo che con la recensione di Gabriele Pecci. Internet è utilissimo per ciò che vuoi cercare (naturalmente cum grano salis: dipende dal tipo di ricerca e, nel caso, attenzione alle fonti!); ma è indispensabile per ciò che NON vuoi cercare, ovvero le cose inutili, superflue e/o dannose, cioè il 90% delle cose che danno un reddito a chi con internet ci lavora.
Il web è nato con scopi militari, si è sviluppato con l'aiuto di fondi statali (statunitensi) ed è diventato un'arma per: 1) distrazione di massa e 2) invasione della privacy e sorveglianza capillare h24/7 della popolazione, grazie ai device individuali.
Il sogno (o l'incubo) del Grande Fratello è diventato realtà, per coloro che detengono il potere ed intendono esercitarlo contro i cittadini, per lo più completamente ignari di questa situazione.

Come l'energia atomica avrebbe potuto essere fonte di energia benefica, anche internet, per certi versi, è diventata un'arma di distruzione di massa. Peccato.