Il rasoio di Ockham

Un racconto a dir poco sconvolgente. L'autore, con sapienza e con una tecnica narrativa lucida e incalzante, entra nella mente di un uomo "disturbato", convinto di essere vittima di individui alieni che, quando scende il buio della notte, lo sottopongono a una serie di continui e impietosi esperimenti che gli procurano indicibili sofferenze. Nessuno gli crede e pensa che siano solamente allucinazioni,ma lui sente che che invece tutto è reale, anche se non può dimostrarlo in modo schiacciante.
Il testo descrive in modo teso e pregnante le sensazioni di angoscia e di malessere che ruotano nella testa del protagonista sviluppando la vicenda in una sorta di condizione che preluderebbe a una liberarazione, qualunque essa sia. L'epilogo, inatteso e crudele, colpisce e turba oltremodo. Un bel racconto, efficace e fluido, spalanca agli occhi del lettore il mondo della schizofenia e delle turbe psichiche delle persone in modo magistrale.
L'uso dei tempi verbali forse andrebbe rivisto in qualche punto; quando si racconta una storia al presente e poi si fa riferimento a eventi passati che affiorano nella coscienza, è facile che la scelta del tempo dei verbi non sia ottimale. Ma l'effetto della lettura non risulta comunque compromesso.

Racconto breve ma intenso. Molto duro, struggente senza termini troppo ricercati. La semplicità del linguaggio, semplice come la mente del povero protagonista, rende la lettura piacevole e coinvolgente, a tal punto da farlo leggere tutto d'un fiato, divorando parola dopo parola, carattere dopo carattere per capire come andrà a finire. La fine ti spezza in due.
Complimenti all'autore.

Un testo che dà uno sguardo alla realtà spaventosa della malattia mentale. Quasi tutto il racconto è dedicato ai pensieri che tormentano il protagonista e la narrazione è così sicura e convincente che sembra proprio di pensare le stesse cose, di vedere le stesse allucinazioni, di dubitare su cosa sia vero e cosa non lo sia. Un brano scritto molto bene e completato da un degno finale che colpisce improvviso e spietato come una rasoiata in faccia.