Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 24/05/2011
Molto interessante il testo presentato in quel modo con un video. Bella idea, bravo!
E benvenuto!
Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 24/05/2011
Un componimento poetico molto moderno dato che trae spunto da una circostanza del nostro tempo per offire una riflessione su alcune scelte che si stanno perpetrando in modo sempre più diffuso nella nostra vita quotidiana. Lo spazio cittadino, così dispersivo e ampio, non ci permette di vivere un'esistenza "a misura d'uomo". L'essere umano è una creatura complicata, è "un bricolage di graffiti spruzzati nei muri di periferia" (bellissima metafora). Anche i tatuaggi sui corpi umani sono in fondo dei messaggi impressi sulla propria pelle da parte di persone che passano le loro notti a ubriacarsi, a drogarsi o a fare sesso nel desiderio illusorio di sentirsi più vive, cercando nella "leggerezza" una liberazione dalla "pesantezza" della vita. Si sta in una condizione in cui diventa sempre più difficile aprirsi e comunicare con gli altri nella realtà . Allora ecco che ci si rifugia sul web. Immersi in uno spazio vario, stimolante e accattivante, si comunica "in diretta" con gli altri, gente sconosciuta e lontana ma vicina e uguale a noi; si condivide tutto (parole scritte e dette, foto, pensieri, sentimenti e passioni), tutto tranne che la vita vera. Ma in questa dimensione non si rischia niente, ci si muove protetti dal filtro nella virtualità e contemporaneamente non si pensa al tempo che passa e che fugge via. Si rimane eternamente giovani, nonostante l'età e le rughe.
E' una grande illusione, una forma di autoinganno. Ma forse è necessaria per evadere e non sentirsi soli.
Un bel testo, molto spontaneo e pertinente, la suggestività lirica della poesia ha lasciato spazio alla crudezza impietosa della realtà che arriva chiara e diretta, semplice e autentica. A questa finalità contribuisce anche la visione del video. Benvenuto!
recensore:
Giuseppe Novellino
Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 25/05/2011
Potrebbe essere un esempio di poesia postmoderna, un componimento dove il computer, il web, le degradate periferie, i tatuaggi e i fumi delle droghe campeggiano con tutto il loro dirompente impatto. Qui, il tema sta nel confronto tra il mondo reale e quello virtuale. Il poeta interpreta il tormento (o meglio l'apatia) di chi si sente inadeguato a vivere in un mondo reale, dove il degrado spirituale si accompagna a quello materiale, e quindi decide di attuare la sua fuga in un mondo altro, dove le rughe sono finte. Fuggire l'impegno dei veri contatti umani per perdersi in una realtà finta e rassicurante. La poesia è bella e interessante, mette sul tappeto un problema che è di grande attualità : la costruzione di un mondo altro, artificiale, che vanifichi l'importanza di quello reale.
risposta dell'autore, data 00:00:00, 25/05/2011
Grazie per le recensioni, arricchiscono di significato la mia composizione… sono entrambe azzeccate, per così dire, profonde e intelligenti. Dopo averle lette ho capito meglio anch’io ciò che ho cercato di esprimere. Grazie
recensore:
Arcangelo Galante
Recensione o commento # 4, data 00:00:00, 06/09/2017
Un'opera estremamente veritiera, nell'emblematico contenuto, assai originale, per l'impostazione delle parole, sapientemente scelte dall'autore, al fine di raggiungere il prefissato scopo: trasmettere l'espressione della modernità, che adopera il web, come strumento di diffusione "culturale", oramai divenuto persino uno spazio virtuale, adatto a raccogliere leggerezze e pesantezze della vita. Sì, Mirco, in effetti siamo quasi sempre tutti in diretta, per comunicare, farci conoscere, esternare pensieri e considerazioni variopinte, ma, pure, uno schermo usato per distinguerci e distinguere la realtà interiore ed esteriore all'essere umano, perlomeno così la penso. Il tema affrontato, richiederebbe pagine di attenzione ma già le recensioni di Giuseppe Novellino e Angela di Salvo, hanno adeguatamente trasferito parte delle mie medesime riflessioni. Grazie per avere condiviso questa "contemporanea" poesia, che mi ha stimolato osservazioni sullo scrivere in rete e altri sentimenti. Cordialmente saluto!