Intervista a Superman

Altra coinvolgente intervista, questa volta a Superman. Ho apprezzato molto l'idea di umanizzare la figura di questo super eroe. Umanizzata a tal punto che neanche lui è al sicuro da alcune meschinità che caratterizzano l'essere umano. Il giornalista però, doveva immaginarselo. Non si manca di rispetto a uno così

Ma, dico io, come si fa a chiedere tali cose in tale modo? A tirar fuori, da un supereroe, quella piccola parte umana che si dimostra quanto di peggio ha imparato da noi? E infatti, nessuno conoscerà quest’intervista, dato che se ne sono cancellate le prove, le tracce e anche l’intervistatore. Meno male, perché l’eroe non ci faceva gran bella figura, e alla gente piacciono gli eroi immacolati.
Però, allargandoci un po’ nelle metafore, spostandoci verso un mondo più reale, va concesso dell’onore al giornalista, che riesce a scavare nel Super di turno, grattando la scorza lucente. Giornalista che paga un alto prezzo per il coraggio delle sue domande, per non voler nascondere una verità scomoda.

Coraggioso il giornalista e evidentemente permaloso il nostro Superman, peccato che dall'intervista non sia emerso il più grave delitto del nostro supereroe la umiliazione e distruzione del suo vecchio collega CAPITAN MARVEL. Negli anni 40 era Capitan Marvel il supereroe più popolare e che vendeva più albi a fumetti di tutti e fu anche il primo ad apparire in un telefilm. Per questa suo popolarità subì una causa di essere un plagio di Superman (unico tra gli innumerevoli supereroi dell'epoca). Capitan Marvel perse la causa e spari dalle edicole per essere poi ripreso dalla DC, la casa editrice che lo aveva fatto chiudere, con il nome di SHAZAM (come nel film attualmente in circolazione) perchè non potevano più usare il vecchio nome Capitan Marvel (era talmente scomparso che nel frattempo la casa editrice rivale, Marvel, aveva immesso un nuovo personaggio utilizzando quel nome libero da diritti). Ecco questo è il vero delitto di Nembo Kid (vecchio nome italiano di Superman).