recensore:
Giuseppe Novellino
Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 17/05/2011
Uno scrittore in crisi va in cerca di nuova ispirazione. La sua fantasia si è inaridita e quindi lui accarezza l'idea di passare dalla fantascienza al realismo. Ma di cosa scrivere? Bella l'idea di partire dagli oggetti. Solo che è difficile per lui concretizzarla...fino a quando incontra un povero venditore straniero che lo ospita sotto l'ombrello per difendersi da un acquazzone improvviso. Allora l'oggetto diventa simbolo della solidarietà , ed ecco...la motivazione di scrivere è finalmente raggiunta.
Bel racconto, scritto con uno stile semplice, funzionale e impeccabile.
recensore:
Massimo Tivoli
Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 26/09/2016
Bel racconto, ma questo la descrizione ce lo diceva già
Bella l'idea che, a volte, bastano semplici vicende di vita quotidiana, in cui si incappa per caso, per trovare nuovi spunti di riflessione sul mondo e sull'uomo, che si sia uno scrittore o meno. Bella anche l'immagine dell'ombrello che qui diventa simbolo di fratellanza, solidarietà, uguaglianza e, in generale, ESSERE umano.
Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 31/03/2017
Originale. L'idea arriva con qualsiasi oggetto, in qualsiasi situazione, praticamente ogni istante è buono per prendere spunto. Certo è che bisogna aver voglia poi di sviluppare, di creare una storia, di caratterizzare i personaggi. Insomma questo povero scrittore ha perso la vena, non trova la strada giusta per iniziare un altro tipo di scrittura. La quotidianità è sempre la strada giusta, naturalmente condita a dovere, ma l'idea germinale arriva sempre dagli oggetti e dalle situazioni giornaliere. Un ombrello. Basta poco.
recensore:
Ida Dainese(socio onorario, collaboratore)
donatore 2019 (2 dal 2015)
Recensione o commento # 4, data 00:00:00, 09/08/2017
Un bel racconto sull’importanza delle cose, su quello che sono capaci di suggerire alla nostra mente, su quello che possono rappresentare. Sembra quasi una magia, perché la scrittura è magia, in questa storia scritta così bene, per il protagonista che ritrova l’ispirazione, per il venditore che si vede tendere una mano amica, per un ombrello che si trasforma in bacchetta magica nel corso della narrazione e per il lettore che si diletta a leggerla.
recensore:
Arcangelo Galante
Recensione o commento # 5, data 00:00:00, 08/09/2017
Ottima idea, per un racconto che ha il pregio di catalizzare l'attenzione del lettore, sull'importanza che, alcuni oggetti, suscitano nella mente e sulla loro rappresentazione percettiva, nell'usarli. Fantasia, creatività e un pizzico di originalità, condiscono l'intera storia, scritta assai bene dall'autrice e che, pertanto, è stata meritevole del dovuto riconoscimento. Quando un racconto ha la stessa magica potenza, eleganza ed espressività narrativa, che ci si augura di trovare in un testo, la lettura diviene piacevole e appassionante. Questa è stata la mia impressione, questo è ciò che l'opera mi ha smosso dentro, una volta terminate di leggere, le ultime righe. Racconti come quelli di Angela, divertono, arricchiscono, lasciano pensare e fantasticare, talvolta, ma insegnano per davvero a interessarsi su quanto viene visto, dagli occhi di chi li compone. Già dall'inizio, la narrazione risulta descrittiva ed essenziale, quasi un resoconto poetico dell'avvenimento che sta per prendere forma. Poi, diviene sempre più rotonda e fluida, conservando il pregio della chiarezza e della brevità di certi periodi. Un bel racconto, che si legge d'un fiato e che, non nascondo, mi ha fatto sognare, visto l'animo romantico che ho. Con cordialità, saluto. Complimenti!