Ladro di anime
Descrizione: Un amore che valica le barriere del tempo e dello spazio.
Incipit: Un Petabyte. Nel XX secolo, uno scrittore di fantascienza, preconizzò che sarebbe stato necessario un Petabyte di dati, cioè 1015bytes, per contenere un essere umano completo. Molti anni dopo, nella seconda metà del XXI secolo, un gruppo di scienziati era riuscito a costruire una macchina che era in grado di scannerizzare l'intero cervello umano e di memorizzarlo nello spazio, appunto, di un Petabyte.
Man mano che si procede nella lettura del testo, gli elementi fantascientifici si arricchiscono di un altro tassello narrativo che si intreccia con il resto: una grande storia d'amore mai dimenticata e che riuscirà vivere oltre lo spazio e il tempo, come pura energia immortale.
Il racconto presenta una trama molto originale e si legge con piacere. L'assetto formale però rivela alcune impefezioni, tra cui la minuscola all'inizio dei discorsi diretti (mentre ci dovrebbe andare la maiuscola) e in alcuni passaggi un uso non appropriato dei tempi dei verbi: la storia è narrata al passato, ma quando si richiamano eventi che risalgono a un periodo precedente, bisognerebbe usare il trapassato prossimo (in particolare nella parte in cui si riporta la vita precedente dello scienziato. Es. Erik "era" vissuto solo,"aveva".."si era"...ecc.ecc). Inoltre la parte in cui viene raccontata e descritta la storia d'amore così intensa con Johanna, mi pare eccessiva rispetto alla parte "pseduoscientifica", forse andrebbe sfoltita un pochino per rendere il racconto più equilibrato.
Benvenuto fra noi!
E' la prima volta che vengo recensito...
Per quanto riguarda gli errori, beh, come scrisse Heinlein "non sono che un uovo"...
Per la preponderanza della storia d'amore tra Erik e Johanna rispetto al contesto fantascientifico, devo dire che ciò è voluto in quanto "ladro di anime" nasce come dedica alla donna che amo.
Ho solo voluto inserire questa storia di un amore quasi impossibile, in un contesto diverso da quelli che, questo genere di letteratura, prevede.
Grazie di nuovo, alla prossima!
Poi, possono esserci delle correzioni di fondo o di come narrare la storia (per esempio io avrei cominciato la storia da quando la donna parla con Erik-macchina e poi sarei ritornata indietro mano mano a spiegare tutta la storia snocciolando un po' per volta la loro storia di scienziati e di amanti) ma io l'ho trovata fantastica, anche se calca un po' la mano sul sentimento. E comunque se per una volta lo fa un uomo non posso che esserne lieta (siamo sempre noi donne che veniamo bacchettate per questo!). E se poi era un omaggio alla donna amata, bè è stato proprio un bellissimo omaggio. La tua ragazza/moglie/compagna non può che andarne fiera!
Spero di leggere ancora qualcosa di tuo!
Nonostante questa differenza di vedute, hai saputo catturare la mia attenzione, perchè l'amore ostacolato da ancora più forza alla storia.
Questo manoscritto lo manderei a Lucas, saprebbe tramutarlo in un film da oscar. Ho letto che hanno trovato errori. Evidentemente la tua storia, per me, è stata più forte degli errori.
Bravo
In fin dei conti è una storia d'amore, sui generis, ma sempre una storia d'amore.
Per quanto riguarda la sceneggiatura... Non saprei se Lucas o altri sarebbero interessati; una mia amica mi ha detto che vedrebbe bene, per una storia così, un fumetto o un cartone animato. Chissà ...
Nel frattempo ho pubblicato questo racconto, insieme ad altri, in una raccolta edita da ilmilibro.it "Storie di anime e di mondi"
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=691493
Se sei interessata, puoi andare a leggere un anteprima sul link qui sopra.
Grazie di nuovo.
Roberto.
In particolare Daniela: il suo riferimento alla mia donna è stato da me biecamente sfruttato...
A parte gli scherzi, lei è stata la prima a leggerlo ed ha, ovviamente, apprezzato molto.
Grazie di cuore per le belle parole.
Roberto.
Visitatore
E’ il caso di Roberto Paradiso, che mi ha segnalato il suo racconto Il ladro di anime, disponibile gratuitamente sulla rete. Incuriosito, l’ho scaricato e ho inaugurato con esso la lettura attraverso il kobo (ebbene sì, mi sono modernizzato, pur continuando ad avere una passione per la carta… ma sono anche ecologista, dunque continuo ad approvare gli e-book, pur non vedendoli in competizione con le brossure: aggiungono qualcosa, non tolgono… perdona la piccola chiosa!)
Ebbene, proprio di tecnologia ci parla Il ladro di anime, con un racconto dove i sentimenti si vanno ad incrociare con le possibilità che l’incerto futuro potrebbe riservarci.
Ora, il racconto è gratuito e disponibile sulla rete, non credo ti serva che ti faccia il riassunto di sedici pagine per incuriosirti, vero? Passo dunque subito alle impressioni.
Il modo di scrivere di Roberto mi piace, è fluido e scorrevole e la storia coinvolge non tanto per la trama ma per i sentimenti che trasmette: emozioni umanissime, paura, amore, coraggio, in un contesto di fredde macchine o meglio di una macchina in particolare, capace di diventare quasi umana, deprivando l’uomo della sua parte più intima, l’anima.
Faccio un’altra piccola chiosa, il racconto di Roberto mi ha fatto ripensare all’antica disputa dei filosofi, che si chiedevano dove risiedesse l’anima umana. La concezione cartesiana la poneva nel cervello e nello specifico nell’unica ghiandola che univa due emisferi morfologicamente simili (ma con funzioni diverse): la ghiandola pineale. Il progresso biologico ha dimostrato che l’anima non è lì, dato che gli split half (pazienti “dal cervello diviso”, operati per tumore alla ghiandola) riescono a vivere e ad avere coscienza, senza neanche accorgersi dell
mi sà che qualcuno ti ha preso in parola...
Uscirà il 14/4/2014 un film "Trascendence" con Johnny Depp, che è esageratamente simile al racconto "Ladro di Anime".
Ho visto il trailer (in inglese) ed ho avviato le procedure di rito con il mio legale per tutelarmi...
Comunque vada a finire è una soddisfazione, per me...
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