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Meritocrazia: un'analisi controcorrente

(saggio filosofia, medio - per tutti)
45 visite dal 13/05/2022, l'ultima: 2 settimane fa.
5 recensioni o commenti ricevuti
Autore di quest'opera:








Descrizione: Il saggio guida alla lettura de "La Tirannia del Merito" del filosofo Sandel e si collega a due opere qui pubblicate: Olimpia, merito e democrazia: Un ritratto di Alcibiade e La proprietà intellettuale e i sistemi collaborativi nell'attività creativa.

Incipit: Per noi italiani, abituati a secoli di clientelismo e nepotismo, l'idea di meritocrazia suona oggi come rivoluzionaria. Per questo motivo un saggio dal titolo "La tirannia del merito", interamente dedicato a smontare pezzo a pezzo i pregiudizi e i miti che circondano la meritocrazia, può apparirci sconcertante.


Meritocrazia: un'analisi controcorrente
file: meritocrazia-a5.pdf
size: 444,08 KB
(se Leggi e ascolta non funziona bene,
clicca e scarica il documento originale (nwinfo))


Elenco Tag dell'opera:
#distribuzione del reddito(1)    #disuguaglianze(1)    #elezioni(8)    #globalizzazione(2)    #lavoro(71)    #politica(41)    #poverta(12)    #universita(9)    #welfare(1)    #democrazia(5)



Recensioni: 5 di visitatori, 8 totali.
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recensore:
avatar di Giancarlo Rizzo
nwGiancarlo Rizzo
$ donatore 2023 (3 dal 2021)

Recensione o commento # 1, data 15:05:06, 13/05/2022
L'elenco dei tag che hai inscritto è il sunto degli argomenti del tuo saggio, come al solito chiarissimo e facile da leggere. Grazie per l'opportunità che mi hai dato. L'argomento della meritocrazia mi tocca da vicino e le considerazioni che riporti mi hanno fatto riflettere su molti aspetti della mia vita e delle considerazioni che posso fare dall'alto della mia pensione. Sono nato povero, non mi sono laureato, ho costruito una piccola impresa commerciale con cinquanta dipendenti vivendo in questa società che in quasi ottant'anni è cambiata secondo me moltissimo e dove molti aspetti da te considerati li ho vissuti.



recensore:

risposta dell'autore, data 18:53:19, 14/05/2022
Caro Giancarlo! Nei miei 46 anni di vita, pur venendo da una famiglia "privilegiata", ho dovuto fare i conti che un sistema meritocratico che non ha mai saputo sfruttare i miei talenti. Lo dico con il rimpianto e il rancore di chi pensava di poter dare di più alla società, ma è stato relegato in un ambito di precariato. La mia generazione ha subito tutto questo. E se io tutto sommato sono rimasto saldo in un certa fiducia nella democrazia e nei suoi istituti, capisco chi si è lasciato attirare da sirene populiste e sovraniste. Facciamo una gran fatica e non posso che sperare che la crisi che stiamo vivendo serva a rendere migliore il futuro dei miei figli.

Ti consiglio vivamente di leggere il libro di Sandel. In molti passi l'ho trovato illuminante. Certamente mi ha condotto a vedere le cose in un modo diverso. È molto piacevole e non tecnico.



recensore:

user deleted
Recensione o commento # 2, data 15:17:34, 13/05/2022
Ciao Domenico, davvero un interessante saggio il tuo, invita riflessioni sull'argomento da te posto:

Il vero problema associabile ad ogni campo a padronanza dell'uomo, è l'uomo stesso.
In politica per esempio, in fondo, c'è poca differenza poi tra pura meritocrazia da curriculum o populismo viscerale.

Il primo ha dalla sua il contributo accademico del proprio sapere e competenza, il secondo, ha in sentore però il polso del popolo.

Quale dei due sarebbe quindi più auspicabile?
La risposta è entrambi e nessuno dei due.

Entrambi possono dar luce e presenza delle loro differenti virtù, ma entrambi devono sottostare a diverse logiche di potere e controllo (tecniche, finanziarie, economiche, sociali ) non disposte e non disponibili in loro dote o piena competenza.

Quindi come sempre, il problema del ramo secco, non è mai nel ramo, ma alla sua radice, è lì che si pone la vera questione.



recensore:

risposta dell'autore, data 19:08:06, 14/05/2022
Caro Gabriele! Condivido il tuo pensiero. Purtroppo si tratta di radici. Una società individualista come la nostra non poteva che partorire una politica altrettanto individualista, in cui le virtù del buon governo e dell'interesse comune non possono trovare terreno fertile. Che si venga dai partiti tradizionali o dai nuovi movimenti ci si scontra sempre con il limite dell'individuo, a cui viene affidato il compito di combattere il Drago (sistemi di potere ormai centenari e difficili da scalfire). Il problema è che questo Drago non si può sconfiggere tramite un cavaliere. Ci vuole qualcuno che sappia risvegliare veramente la coscienza delle persone e radunarle intorno ai veri sentimenti democratici di uguaglianza e solidarietà. Solo il popolo, inteso come comunità di fini e di principi, può veramente fare breccia nei vecchi sistemi, può influenzarli dall'interno e trasformarli senza necessariamente doverli abbattere.

Anche a te consiglio di leggere il saggio di Sandel. È veramente una bella lettura.



recensore:

user deleted
Recensione o commento # 3, data 21:25:20, 14/05/2022
Purtroppo dal mio punto di vista non viviamo più in un mondo dove è possibile abbattere questi sistemi o apparati, nemmeno scalfirli, se non in presenza di un disastro globale che coinvolga questi stessi sistemi e apparati, ma probabilmente dopo sarebbe già troppo tardi. Questo proprio perché il popolo (e parlo delle democrazie occidentali e delle masse al loro interno) dipende totalmente e nella sua completezza in essere e avere, da questi apparati e sistemi che poi inevitabilmente denigra, sentendosi giustamente privato di tutte quelle libertà decisionali sul proprio essere e avere che lui stesso però vi ha delegato e riposto. Se ogni aspetto della vita delle masse è condizionato da diversi apparati che siano essi tecnici, finanziari, economici, sociali o culturali, diventa come tu stesso hai detto, la battaglia di don Chisciotte contro i mulini a vento. Questo non è un normale "drago" da combattere, ma un drago con più e più teste ognuna delle quali è un aspetto primario e non della nostra vita, e non basta tagliare una di queste teste per risolvere almeno parte del problema (questo è quello che ci vogliono portare a pensare per tenerci controllati o a nostro modo rilevanti attivamente nel sistema decisionale, tramite la barzelletta chiamata voto politico o di qualsiasi altra forma, lo dico aimè con profondo rammarico questo), perché ne tagli una e ne ricresce immediatamente un'altra contraria e uguale alla prima. Bisognerebbe quindi come detto puntare non alla testa, ma al cuore, alla radice del problema, ma la radice del problema qui siamo noi stessi, quindi bisognerebbe ricominciare da zero e convincere Dio a re inscrivere il nostro stesso essere in evoluzione, non più basato sull'egoismo quindi, per poter almeno provare a cambiare tutto ciò che da esso è poi conseguito nel bene e nel male, altrimenti per nostra natura o pulsione probabilmente ripeteremmo gli stessi errori (oppure senza questo e la tecnica che ne deriva, non sopravvivremmo alle forze della natura stessa e ci estingueremmo). Ad ogni modo non potendo tornare indietro possiamo solo, ormai schiavi di noi stessi, della nostra efficacissima tecnica funzionale, vedere cosa ci riserva questo nostro futuro, il tutto nella piena e totale impotenza oggettiva come soggettiva di poter cambiare in qualche modo o misura noi stessi e quindi il problema che proprio da questo ne deriva.



recensore:
avatar di Giancarlo Rizzo
nwGiancarlo Rizzo
$ donatore 2023 (3 dal 2021)

Recensione o commento # 4, data 22:07:56, 14/05/2022
Caro Gabriele, ma tu una qualche forma di speranza, non te la concedi mai?



recensore:

user deleted
Recensione o commento # 5, data 23:30:52, 14/05/2022
Si un amaro qualche volta, anche se è AMARO. Scherzo in realtà non sono pessimista, ripeto essere realisti non vuol dire per forza di cose essere depressi o altro, semplicemente accetto le cose per quello che sono, non mi cambiano troppo l'umore, di mio sono una persona abbastanza allegra e autoironica, quindi va bene così, abbiamo la fortuna di essere schiavi del sistema, non della fame o della sete che non sia solo quella del sapere magari. Quando vedo ridere mia figlia, non mi interessano già più tutte queste questioni, o non prioritariamente. Quindi ripeto va bene.



recensore:

risposta dell'autore, data 12:01:07, 15/05/2022
Siamo d'accordo! Però cambiare le istituzioni che ci permeano è impresa difficile, ma non impossibile. Ci sono aspetti culturali, come quello della meritocrazia, che possono essere combattuti e sconfitti. L'individualismo è un fenomeno relativamente recente e l'uomo non è affatto un essere egoista in lotta contro tutti gli altri. In questi giorni sto leggendo un bellissimo saggio che risale al 1902, Il mutuo appoggio, del naturalista, filosofo e anarchico russo Peter Kropotkin.
Le tesi di Kropotkin costituiscono un'alternativa sia alle teorie del darwinismo sociale, le quali pongono l'enfasi sulla competizione e sull'egoismo, sia alle rappresentazioni romantiche di scrittori come Jean-Jacques Rousseau, il quale pensava che la cooperazione fosse motivata da una forma di amore universale. Kropotkin sostiene infatti che il mutuo appoggio fornisca vantaggi pratici per la sopravvivenza delle comunità, sia umane che di altre specie, e che, tanto quanto la coscienza morale, sia stata premiata dalla selezione naturale.
Uno degli aspetti che ci sono sfuggiti di mano è l'efficientismo. Siamo pervasi da questa ostinata ricerca dell'efficienza in tutti i settori. Questo ci ha fatto perdere di vista che, talvolta, comportamenti inefficienti - come la solidarietà e la condivisione - servono a premiare aspetti più importanti e profondi della nostra vita comunitaria: aiutano a non frantumarci e ad avere un maggiore potere di controllo sulle istituzioni, che ci sono sfuggite di mano e non sono più un fattore di progresso e benessere per tutti.
La catastrofe non è l'unico fattore di evoluzione della storia. Ci sono movimenti più lunghi e sotterranei che hanno mutato i nostri comportamenti e valori. Possiamo riorientare il nostro modo di pensare in un senso che metta al centro la dignità dell'uomo (di ogni uomo) piuttosto che la massimizzazione di qualcosa.





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Descrizione: In Russian. После больше 1/4 века литературной деятельности я сделал эту избранную коллекцию публицистических материалов (статьей, частей книг, эссе), которые я перевёл на 3 языка (английский, русский, болгарский), каждую из 4-х томов.
incipit: In Russian. (Прод.) Тома здесь следующие: 1. Коммунизм Против Демократии; 2. Рынок, Бизнес, Экономика, 3. Социальные Вопросы И Здоровая Жизнь, 4. Разные Другие Вещи. Эти темы не разделены чётко, ни упорядочены лучшим образом, но теперь они существуют и это важное. Наверное хорошо сказать что я оставил в стороне, как много. Ну, процентов 10 (не больше 20-и), потому что у меня нет практически ничего, что не было бы актуальным в моменте, или что не может стать таким позже.

tags: #bulgaria(13)    #economy(6)    #independently(6)    #morality(6)    #own ideas(7)    #politics(41)    #popularly(44)    #serious works(5)    #untraditionally(6)    #publicistics(9)


Descrizione: In Bulgarian. След повече от 1/4 век литературна дейност аз направих тази избрана колекция от публицистични материали (статии, части от книги, есета), които съм превел на 3 езика (английски, руски, български), всяка от по 4 тома.
incipit: In Bulgarian. (Прод.) Томовете са: 1. Комунизъм Срещу Демокрация ; 2. Пазар, Бизнес, Икономика, 3. Социални Теми И Здравословен Живот, 4. Разни Други Неща. Тези теми не са стриктно разделени, нито подредени по най-добрия начин, но те съществуват и това е важното. Навярно е добре да се каже какво съм оставил настрани, колко много. Ами, около 10-тина процента (не повече от 20), понеже аз нямам практически нищо, което да не е актуално в момента, или да не може да стане такова при друга ситуация.

tags: #bulgaria(13)    #economy(6)    #independently(6)    #morality(6)    #own ideas(7)    #politics(41)    #popularly(44)    #serious works(5)    #untraditionally(6)    #publicistics(9)


Descrizione: This is cut version of collection of 100+ humorous 5-lines basically (the 100) in Russian, where the pluses are in other languages, but the 100s are cut to 10, so that all come up to 60. Yet they are also acrostics with vertical text for all "Putin".
incipit: Here is the LAST Putinet in English, which is NOT acrostic. || I raised myself non-handmade monument. | And it will stay wide longer than moment. | Now who says Putin -- Myrski jumps ahead, | And who says Myrski -- Putin's ready-red! And nobody can other make comment. ||

tags: #life(6)    #philosophically(25)    #poetry(17)    #politics(41)    #sex(4)    #funny(61)


(racconto grottesco, brevissimo)  di nwIbbieffe
Descrizione: La cosa che non ti aspetti, prima di cena.
incipit: Ci stiamo preparando per cenare. Io sto apparecchiando. Di solito, durante i pasti, alla tv teniamo …

tags: #comizio(1)    #fascisti(4)    #folla(4)    #giorgia(1)    #imbarazzo(6)    #politica(41)    #spagna(4)    #spiacevole(1)    #surreale(54)    #destra(1)


Descrizione: A partire dal pamphlet di Karl Jaspers, Lo spirito europeo, ho sviluppato considerazioni sulle radici più profonde dell'Europa e della sua frastagliata e variegata comunità di cittadini.
incipit: "L'Europa ha sviluppato per ogni posizione la posizione opposta. Forse è propriamente solo così che essa è potenzialmente tutto. Perciò è disposta ad accogliere ciò che proviene dall'esterno non solo come opposizione, ma a rielaborarlo in se stessa come elemento della prorpia essenza"

tags: #europa(4)    #filosofia(30)    #geopolitica(1)    #jaspers(1)    #kant(3)    #politics(41)    #storia(51)    #unione europea(2)    #economia e storia(1)


(poesia biografia, brevissimo)  di nwAthosg
Descrizione: L'incredibile estate politica del Papeete con il suo protagonista.
incipit:    Il Capitano    Urla belluine  echeggian dal Viminale,  è giunta una missiva  che non è elettorale.  Dice: fare attenzione  che può scattar  la procedura d’infrazione.  Rutta e scorreggia  l’uomo barbuto,  p…

tags: #comica(9)    #follia(30)    #ignoranza(5)    #magna magna(1)    #mojito(1)    #politico(41)    #politica(41)


(poesia altro, breve)  di nwMarco Padoan
Descrizione: Poesia in versi liberi scritta ieri pomeriggio osservando la strada dove sono cresciuto.
incipit: La strada, la strada, la strada, la strada.

tags: #alcool(8)    #amore(794)    #critica(5)    #idoli(5)    #politica(41)    #riflessione(73)    #strada(38)


(poesia altro, brevissimo)  di nwMarco Padoan
Descrizione: Poesia sui commenti sotto i post instagram di certa gente. Ho proprio preso commenti interi per scriverla.
incipit: Dorme da solo, nel suo letto.

tags: #ignoranza(5)    #instagram(2)    #odio(15)    #social(3)    #politica(41)


(poesia narrativa, brevissimo)  di nwLeonardo_deck
Descrizione: Racconto in forma di poesia.
incipit: 2:31 di mattina. Lei si alza dal letto e dopo aver infilato una cannottiera bianca esce nel balcone a dare da bere ai fiori…

tags: #fiori(95)    #poverta(12)


(poesia narrativa, brevissimo)  di nwMarcello Caloro
Descrizione: da definire...
incipit: Lacrime prismatiche attraversate dal sole con colori inesistenti tracciano il cammino di cauti passi…

tags: #incomprensione(9)    #poverta(12)    #solitudine(90)    #degrado(5)

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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
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