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Morte solitaria

(racconto fantascienza, breve - per tutti)
2.223 visite dal 17/06/2008, l'ultima: 3 settimane fa.
10 recensioni o commenti ricevuti
Autore di quest'opera:
avatar di Cosimo Vitiello
nwCosimo Vitiello
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2024 (14 dal 2011)









Descrizione: Gli ultimi istanti di vita di un grande uomo.

Incipit: Piano, piano, rinvenne dallo stato di momentaneo torpore. Una voce fredda e distante penetrò nell'ombra squarciando i fumi di un sonno ostinato. Ancora in preda alla caligine fisica, accarezzò la vecchia poltrona cercando di scrollarsi gli ultimi sprazzi di quel tenue letargo che attanagliava la sua mente.


Morte solitaria
file: mortesolitaria.doc
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Elenco Tag dell'opera:
#galassia(8)    #nave(12)    #vecchio(25)    #droga(17)



Recensioni: 10 di visitatori, 14 totali.
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recensore:
avatar di Massimo Baglione
nwMassimo Baglione
(amministratore)

Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 31/03/2008
Da come hai impostato il racconto lasci intendere che Osvaldo abbia avuto a che fare, in passato, con FreeLife. Se è così, nel momento in cui ripensa alla sua gioventù gli farei rievocare uno sballo chimico con gli amici.
Bello il finale, ma proprio per questa mia confusione non capisco perché Osvaldo decide di fregarsi la navetta al figlio. E in conclusione muore o si è rifatto un trip?
Bella l'idea della navetta da 5000 anni luce, come un paragone con le nostre cilindrate terrene



recensore:
avatar di Cosimo Vitiello
nwCosimo Vitiello
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2024 (14 dal 2011)

risposta dell'autore, data 00:00:00, 01/04/2008
Non proprio. Probabilmente non ho saputo scrivere quello che pensavo. Osvaldo è solo innamorato del posto dove è nato e dell'intera umanità. Vedendola finire in quel modo, preferisce morire isolandosi e guardare la sua galassia da lontano. Da dove non è possibile vedere tutti i mali che l'affliggono.



recensore:
avatar di Massimo Baglione
nwMassimo Baglione
(amministratore)

Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 02/04/2008
Sì, infatti è la conclusione più logica.
Però dai, visto che parli di questa droga, un trip finale non ci sta male ehehe



recensore:
avatar di Sphinx
nwSphinx
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2011

Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 03/04/2008
Gran bel racconto, complimenti davvero. Tu riesci a rendere credibile ciò che scrivi e a mescolare fantascienza con coscienza (sembra un po' contorto ma non sapevo come descriverlo meglio).



recensore:

AldaTV
Recensione o commento # 4, data 00:00:00, 08/04/2008
gradevole e inquietante nello stesso tempo! è un piacere leggerti!



recensore:

Pia
Recensione o commento # 5, data 00:00:00, 10/11/2009
essì, molto tenero e profondo nello stesso tempo, per la nipote e il figlio sembra quasi un fatto normale ma per Osvaldo è la fine del suo mondo, l'idea della pazzia lo atterrisce. Preferisce andare a morire con negli occhi la visione delle stelle.
"regalando alla piccola galassia un grande ed eterno spettatore"
mi piace come inverti gli aggettivi: la galassia diventa piccola davanti a un uomo dai grandi valori e principi.
mi piace anche l'idea della droga contagiosa, non è detto che non ci arriveremo Confused tutto bene, però... sti verbi Rolling Eyes Laughing "la prima cosa che fece è chiudersi dentro"...



recensore:

Giuseppe Novellino
Recensione o commento # 6, data 00:00:00, 05/12/2010
Molto bello il finale. Anzi, l'ultima frase potrebbe essere messa in una antologia dei passi famosi della letteratura fantascientifica. Non sto scherzando. Il racconto, buono nel suo complesso e scritto bene, poteva lasciarci qualche caratterizzazione in più, soprattutto sulla natura e l'origine di una catastrofe addirittura galattica.



recensore:
avatar di Angela Di Salvo
nwAngela Di Salvo
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2015 (3 dal 2011)

Recensione o commento # 7, data 00:00:00, 06/12/2010
Una nuova droga chiamata "Freelife" è la fonte di un'epidemia nella galassia di un futuro dove si potranno fare colonie in altri pianeti dell'universo e spostarsi velocemente con veicoli ad alta velocità. Ma Osvaldo, pur vivendo lontano dal pianeta terra, si sente ancora legato alle sue origini e soprattuto a Roma, la millennaria città divenuta museo e patrimonio collettivo. Il vecchio, già sofferente per gli acciacchi e i fastidi della sua vetusta età, decide di morire tuffandosi nella galassia della via Lattea, inebriato dall'affascinante spettacolo che si offre ai suoi occhi. Un bellissimo racconto di fantascienza dove anche la morte, non ancora sconfitta dalle strabilianti scoperte del futuro, permane nella coscienza dell'uomo come l'unica affermazione possibile del desiderio di libertà dell'essere, una libertà che si trasforma nell'atto estremo di liberazione dalla brutture dell'esistenza verso la dimensione misteriosa e stupenda della bellezza e dell'immensità del creato.



recensore:
avatar di Cosimo Vitiello
nwCosimo Vitiello
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2024 (14 dal 2011)

risposta dell'autore, data 00:00:00, 06/12/2010
Grazie! Che belle recensioni. Siete sempre troppo buoni.



recensore:
avatar di Isabella Galeotti
nwIsabella Galeotti
(collaboratore)
$ donatore 2012

Recensione o commento # 8, data 00:00:00, 01/01/2013
Hai una padronanza nello scrivere non comune.
Potresti scrivere qualsiasi cosa, e porteresti sempre, il lettore fino in fondo al tuo racconto.
Non ho notato nessuna incongruenza.
Si legge velocemente e senza intoppi di alcun genere.
Hai messo come titolo morte solitaria.
Ebbene grazie a ciò ho capito in anticipo che Osvaldo si sarebbe accovacciato da qualche parte e
lasciato morire. Pensavo però di vederlo morire sopra il cielo della sua amatissima Roma e non
nella galassia pur meravigliosa, ma la proprio città fa scaturire sensazioni e sentimenti che neppure
la più bella galassia più offrire.
Ottimo racconto.



recensore:
avatar di Cosimo Vitiello
nwCosimo Vitiello
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2024 (14 dal 2011)

risposta dell'autore, data 00:00:00, 07/01/2013
Grazie Sartisa! Mi fa piacere che ti sia piaciuto.



recensore:

Arcangelo Galante
Recensione o commento # 9, data 00:00:00, 22/08/2017
La fantascienza non è uno dei generi che prediligo, ma, questo racconto, seppur breve, mi ha colpito, innanzitutto per la stesura, semplice e, al tempo stesso, accattivante, oltre al contenuto, che lascia il lettore con l'ansia di voler presto arrivare alla conclusione dell'intera narrazione per scoprirne il finale. Un sincero plauso di apprezzamento e un cordiale saluto, Cosimo.



recensore:
avatar di Cosimo Vitiello
nwCosimo Vitiello
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2024 (14 dal 2011)

risposta dell'autore, data 00:00:00, 24/08/2017
Grazie! Bellissima recensione. Nemmeno ricordavo questo racconto. Un saluto.



recensore:
avatar di Ida Dainese
nwIda Dainese
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2019 (2 dal 2015)

Recensione o commento # 10, data 00:00:00, 01/09/2017
Un bel racconto con un protagonista che non è disposto a rinunciare alla sua dignità. In un mondo diventato pericoloso, in una città tanto amata e ora rovinata, è difficile per quest’uomo ormai anziano riuscire a ritagliarsi uno spazio. Una nuova droga si è diffusa e sta causando un’epidemia inevitabile, perciò tutti sono a rischio. Il gesto di Osvaldo è una dimostrazione di libertà, di poter scegliere senza subire, di andarsene con la bellezza negli occhi.





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tags: #amarezze(9)    #membra(2)    #prostituta(5)    #solitudine(90)    #specchio(19)    #vecchia(25)


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tags: #cimitero(10)    #fanciulla(7)    #forestiero(1)    #morti(254)    #tempo(119)    #tombe(6)    #lapidi(2)    #vecchio(25)


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tags: #cespuglio(1)    #corpo(19)    #fugaci(2)    #giorni(32)    #letto(18)    #membra(2)    #prostituta(5)    #tempo(119)    #vecchia(25)


Descrizione: Guardandosi nella sua vecchiaia le amarezze e i rimpianti di una vecchia prostituta.
incipit: Si guarda nello specchio una vecchia prostituta se ne riflette lì un melanconico sorriso ruvida pelle carne molliccia quasi sfatta un tempo vellutata quella e questa giunonica florida e superba in basso poi volge lo sguardo commossa si intristisce povera cosa qui che per anni tanti a tanti gioia voluttuosa tanto dava e e a lei fonte tanto di guadagno dava ma è da ritener che non le amarezze nascano in questo.

tags: #amarezze(9)    #carne(11)    #florida(2)    #prostituta(5)    #rimpianti(18)    #ruvida(1)    #sorriso(34)    #vecchia(25)


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tags: #malandato(1)    #ricordo(205)    #riflesso(12)    #ritto(1)    #viso(14)    #specchio(19)    #vecchio(25)


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