Natale 2011

Un testo sul Natale dall'impianto poetico-narrativo che rappresenta come la poetessa viva questa importante festività. Non riesce a gioirne perchè vede in tale circostanza il perpetuarsi di un rito formale privo di una autentica dimensione spirituale, e lei ha acquisito una tale forma di disincanto da non riuscire più a scorgerne un valore positivo che le dia luce e speranza, perchè nel mondo c'è troppa cattiveria e ipocrisia, ed ella è diventata "da fiore (com'era un tempo)a un sasso". Non le resta che chiedere perdono a Dio di questo e ripensare alla figura del padre, unico retaggio di un passato benevolo, quando egli invitava a pranzo uno sconosciuto e lo accoglieva a casa sua scevro da pregiudizi e giudizi. Solamente nell'ultima strofa la poetessa riesce a esprimere una nota di struggente dolcezza, accompagnata dal rimpianto e forse dal desiderio nascosto di credere ancora in qualcosa e in qualcuno.