Reality sciò

E se fosse questa la soluzione ? davvero carino il racconto, il gioco di parole sciò con show delizioso.Il finale ? augurabile!

Veramente fantastico. Si legge velocemente non solo per la stesura, ma per l'argomento molto scottante.
Ti faccio i complimenti, hai avuto un intuizione molto arguta.
Peccato che resterà solo una favola. Già una favola moderna.
Però se Vespa riesce a convincere qualcuno di loro, non e' detto che possa avvenire tutto ciò.

In questa epoca di crescente antipolitca fatta di accuse aggressive e provocatorie verso la cosiddetta casta di privilegiati, leggere un racconto dotato di tale sagace, elegante e leggero (ma non superficiale) umorismo è davvero piacevole. L'autore immagina che la RAI, per far crescere gli ascolti troppo bassi proponga un nuovo programma: un originale reality che raduni in un'isola numerosi politici per raggiungere uno scopo di comune convenienza: risollevare l'auditel e riappacificare la classe politica con i propri disincantati e delusi elettori. Cosa c'è di più desiderabile che vedere i propri rappresentanti patire la fame e fare qualche sacrificio per sopravvivere come migliaia e migliaia di tanti altri cittadini nel momento attuale? Che poi le cose non stiano proprio così ( i soliti trucchi per i soliti raccomandati..) non importa, tanto gli spettatori non lo sapranno mai e crederanno solo a quello che vedranno. Ma la geniale idea funziona poco, ben presto il programma stancherà e le luci dei riflettori sull'isola si spegneranno sui politici ignari...e forse in questo paese le cose cambieranno una volta per tutte, senza che nessuno più si ricordi di loro o li rimpianga. (E quindi finalmente "sciò"!)
Un testo davvero arguto, ben strutturato e coinvolgente nella sua prosa essenziale e diretta, funzionale al suo civile messaggio che riesce a far riflettere strappando un sorriso.
Ottimo lavoro!

Ho letto parecchi racconti su questo sito di amici. Qualcuno deludente, altri un pochino "acerbi", moltissimi estremamente belli sia che fossero divertenti (come questo), riflessivi (come questo) o estremamente dotati di fantasia e arguzia (come questo).
Riprendendo il commento di Sartisa, mi verrebbe da urlare. "Bruno Vespa, santo subito" ma si sa...è solo un'utopia.
Finora, dei tanti racconti che mi hanno piacevolmente colpito, "Reality sciò" è al primo posto.

La prima cosa che ho colto da questo racconto è come ormai, tutto sommato, tra classe politica e reality non ci siano grosse differenze. E' la spettacolarizzazione del nulla, in entrambi i casi. Da ciò l'autore ha preso la palla al balzo: Perché non combinare effettivamente le due cose in un programma? Non è uno show di qualità, anzi, ma il "lieto" fine ha saputo in qualche modo ricompensare tutto il pubblico da casa. Anzi, il pubblico nazionale. Bravo!

Come si fa a non amare questo raccontino che con ironia diverte ma che in verità raccoglie anche le aspirazioni di tutti noi? Ci sono tre fasi che fanno cambiare faccia al lettore. Prima fase: la proposta; con un po’ di cinismo il lettore gradisce mettere in difficoltà le persone che promettendo di fare il suo bene hanno invece sempre fatto il loro, creando problemi nuovi senza risolvere i vecchi. Seconda fase: l’irritazione; si scopre che c’è una zona off limits dove continueranno a fare i loro comodi alla faccia di tutti. Terza fase: la felicità; tutti vengono abbandonati sull’isola e il Paese va avanti lo stesso.
A questo punto il lettore si rende conto che era solo un testo di fantasia e che tra l’altro ha tirato fuori un po’ il suo lato oscuro e vendicativo, si rende conto anche che la cosa non sarà mai attuabile, ma ha comunque voglia di sorridere per il bel sogno che l’autore gli ha regalato.
Bello il gioco di parole del titolo.