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Tue 16 April, 15:54:47
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Recensione o commento a: Il segreto di Katia - (Racconto Noir, Medio) - di Girolamo Calcara:

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Le altre recensioni o commenti
Di Arcangelo Galante: La storia è fluida, scorrevole, ben orchestrata nei dialoghi e, pertanto, risulta avvincente, malgrado l'increscioso e doloroso tema trattato, divenuto quasi un sicuro ingrediente per il successo della lettura, inerente una pubblicazione. Breve e di genere noir, presenta la vita di un un uomo tranquillo, la quale, viene sconvolta dall'annuncio della moglie, che è stata assassinata. E ciò risulta sufficiente a invogliare gli amanti di questo genere letterario, a seguire fino in fondo lo svolgimento dei fatti. La scoperta del segreto, tenuto nascosto dalla moglie, Katia, sorprenderà davvero tanto, facendo riflettere, l'appassionato lettore, su come, la persona che è stata accanto all'uomo rimasto vedovo, è, per molti versi, un enigma irrisolto.
Di Isabella Galeotti: Ho letto questo racconto in un attimo, sono rimasta incollata al brano fino in fondo. Ho notato qualche refuso, ma con una buona rilettura spariscono. Il personaggio maschile è poco arrabbiato, le uccidono la moglie e lui....."picchierebbe il direttore".....ma no un linguaggio un pò più colorato. Non so quando tu l'abbia scritto, ma la macchina fotografica no...oggi si usa il telefonino, specialmente se la foto doveva essere fatta velocemente, e se poi la macchina non c'era più era abilità dello scrittore inventarsi qualche cosa. La trama è la solita che il marito lavora lavora la moglie anche, ma ha una seconda vita.....letto molte volte. Comunque nonostante cio detto sopra, mi è piacuto molto.
Di Enrico Gallerati: A parte qualche refuso il racconto è ben scritto, anche se a mio avviso c'è stata troppa fretta nel consumare gli eventi. La morte della moglie, l'omicidio, la vita segreta della moglie, l'assassino, tutti eventi che forse richiedevano più spazio lasciando così al lettore una maggiore suspence. In ogni modo il racconto è fluido e ben orchestrato.
Di Stefano di Stasio: Un filo invisibile tiene il lettore avvinto fino all�epilogo. Nella scoperta graduale della doppia personalità della moglie il personaggio è accompagnato da una girandola di emozioni devastanti. Egli tuttavia piano piano riesce a reagire, non pago delle promesse degli investigatori, svolgendo una vera e propria indagine sul campo fino ad arrivare, con la tecnica dell�accusa diretta nel dubbio, a scoprire l�assassino. Personalmente apprezzo la linearità del racconto, l�assenza di forzature e di spigolosità che fanno defluire la narrazione come l�acqua nel letto di un torrente fino a valle con estrema naturalezza. Estremamente verosimile è l�intera trama. Alcuni commenti sulla coerenza dei tempi sono già stati segnalati dalla sempre attentissima e preziosa Angela Di Salvo. Bravo.
Di Girolamo Calcara: Grazie infinite Angela, terrò conto delle tue osservazioni.
Di Angela Di Salvo: L'intreccio del racconto si presenta ben strutturato e scorre fino alla fine tenendo avvinto il lettore che si aspetta di scoprire quale sia questo "segreto" che Katia nasconde al marito e soprattutto di sapere chi è stato colui che l'ha assassinata. I dialoghi sono asciutti e veloci, ma le parti descrittive (specie quelle relative alla rievocazione dell'omidio) appaiono collegate male alla parte precedente raccontata al passato remoto, bisognava modificare il tempo del verbo nel trapassato prossimo (aveva fatto....era stato...ecc.ecc). La punteggiatura è impeccabile, ma il testo presenta parecchi refusi che andrebbero eliminati.
Di Girolamo Calcara: Celeste, prima di tutto grazie per aver commentato il racconto. Non è una consolazione, ma una lettura forzata, del marito, del fatto che la moglie si protegge e proteggendo lei nello stesso momento protegge il marito�
Di Celeste Borrelli: Racconto a mio avviso molto lineare, non privo di una certa suspance, mi spinge a credere che la persona che ci sta accanto è per molti versi un enigma irrisolto. Il coniuge di Katia nella casuale scoperta dei preservativi custoditi dalla defunta moglie intravede un atto d'amore della stessa nei suoi confronti. Ben magra consolazion
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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