Di Ida Dainese: Davvero divertente, per quello svolazzare di tentacoli e ingredienti, per quei vocaboli assurdi e quei nomi alieni, perfino per la drammatica scena finale. Come si fa a non ridere, quando è l’autore per primo che sogghigna tra le righe? Una situazione aliena eppure quotidiana, dove con altri nomi e altre ricette, qualcuno cucina per qualcun altro, nell’intento di conquistarlo, con esiti tragicomici.

Di Isabella Galeotti: Spassoso, divertente ironico.
Non c'è galassia che tenga, ma un pranzo cucinato a dovere è in grado di conquistare anche l'aliena più torsta.
Se posso fare un piccolo appunto sono i nomi.
Sono quasi tutti con la S e molto simili. Se li cambiassi sicuramente si capirebbe al primo colpo chi sta parlando.
Comunque i nuovi vocaboli mi hanno fatto ridere un sacco.
Si Si per me avevi mangiato una cena da Sgolorm.

Di Sphinx: Grazie infinite per la recensione.
Sono contento che questo piccolo racconto riesca a trasmettere il divertimento che ho avuto nelle scriverlo.

Di Daniela Piccoli: Simpaticissimo racconto fantascientifico su un alieno maschio che tenta di accaparrarsi i favori dell'aliena femmina cucinando per lei.
Carinissimo, delicato, farcito (è proprio il caso di usare questo verbo!)di nomi e situazioni originali mi è piaciuto moltissimo.
Complimenti allo scrittore!

Di Pia: questo è quello che ha partecipato a una gara o sbaglio? mi ha fatto morire dal ridere, una fantasia notevole in un racconto che coniuga cibo e sesso, connubio perfetto. Per restare in tema culinario si potrebbe dire che "non tutte le ciambelle riescono col buco". Hai avuto una bella idea a metterlo qui, ogni tanto una bella risata ci vuole

Di Angela Di Salvo: Gustoso e orginale raccontino che ha come tema una "cena perfetta" che un tale alieno di nome Sgolorn, dopo aver seguito una ricetta culinaria fornita da una tizia-instruttrice (Sberg), vorrebbe mettere in tavola per conquistare una femmina (aliena anch'essa) dal nome Stefern. Manovrando i suoi tentacoli e "triangolando" il tutto, Sgolorn si impegna nel migliore dei modi per eseguire a puntino tutte le procedure e cucinare a dovere il suo piatto utilizzando ingredienti vari che provengono dai più svariati pianeti della galassia (compreso il piccolissimo pianeta chiamato "terra"). Ma una dimenticanza comprometterà l'esito della sua "cena perfetta" e la conquista della sua "tentacolata" Sberg.
Ho faticato parecchio per comprendere il senso di tutta la vicenda in questa dimensione "umoristico-fantascientifica" alquanto fuori dal comune, ma è stato molto divertente notare come anche nei mondi alieni si usino le cene per far colpo su "qualcuno" che interessa sotto un profilo non proprio "amicale". Molta fantasia nell'ideare la vicenda e altrettanta nel coniare un lessico conguo. Bravo!

Di Sphinx: Cepporn! Che bella recensione!
A parte gli scherzi, grazie dell'apprezzamento Giuseppe.
Evidentemente avevo mangiato pesante prima di scriverlo.
L'ho buttai giù praticamente di getto per una delle gare di BraviAutori e poi mi sono sempre scordato di postarlo.

Di Giuseppe Novellino: Penso di avere triangolato bene questo divertentissimo racconto. Certo non mi ha fatto venire l'acquolina in bocca. Nè mi si è indurito il cepporn nell'immaginare le bellissime evoluzioni dei tentacoli della cuoca. Azzardo una critica che mi è stata inviata da Tanot, abitante di Zahabot (Costellazione del Cigno), che come tutti sanno dirige una aggiornatissima biblioteca con tutti i racconti della galassia. Egli dice:
"...Si tratta di un divertentissimo rancot (racconto), scritto con molta ansahanot (verve)che può rientrare nel genere fanchot wahr (ricettario artistico). E' scritto da un tale Sphinx, del Terzo Pianeta del Sistema Solare. Fu panchottato (pubblicato)su un antiquato e rudimentale effetot (sito elettronico)nel 2011 della 47° era solare. Si tratta di una zimahtot (chicca). Notevole l'ispirazione del torcancot (scrittore)che probabilmente ha assaggiato il cibo descritto e, sotto tale effetto, ha prodotto il suddetto rancot."