Di Arcangelo Galante: Un prodigioso evento, egregiamente riportato dall'autore, con la pubblicazione di un saggio, irto di riflessioni sublimi e intense, affinché il lettore possa ricordarsi della potenza di Dio che, attraverso i Santi, come Suor Caterina Labourè, manifesta il Proprio amore per l'umanità intera. Un miracolo, manifestato con il segno tangibile, impresso sulla medaglia miracolosa, certamente da non scordare!

Di Celeste Borrelli: Ricordavo vagamente la storia della "Medaglia Miracolosa". L'autore del breve saggio, oltre a raccontarcela rimarca l'importanza di portarla con fede senza farne una sorta di amuleto magico.
La fede deve essere la forza che muove il mondo, altrimenti va a fondo. Nella nostra epoca si sente parlare di tante disgrazie, guerre, raccapriccianti fatti di cronaca. Ã? un frenetico incalzare dei mass media.
� proprio vero, cito la tua emblematica frase"mieze'a'sti guaje qualcuno s'arricrea". Spesso molti avvenimenti di cronaca nera vengono enfatizzati e c' è chi se ne alimenta�
La libertà di informare è un conto, l'abuso è altra cosa, spesso la verità viene distorta.

Di Angela Di Salvo: Il saggio vuole essere una testimonanza di fede nei riguardi di una medaglia miracolosa di cui l'autore in prima persona ha avuto modo di sperimentare gli effetti in occasione di una sua dolorosa vicenda personale.
Ma non solo, egli sente l'esigenza di fornire ulteriori informazioni di carattere storico sulle origini di questo oggetto.
Riferisce che nel 1930 Suor Caterina Labouré a Parigi abbia avuto delle visioni in cui ha ricevuto dei messaggi con la Madonna. In seguito, con l�approvazione di Mons. De Quélen, Arcivescovo di Parigi, furono coniate le prime medaglie e diffuse fra i fedeli.
A conclusione del breve saggio, sono presenti anche delle riflessioni sulla nostra realtà contemporanea in cui assistiamo a episodi di inaudita violenza che i media contribuiscono a espandere nell'opinione pubblica con reiterate trasmissioni sui casi, come se avessero "piacere" di rimestare il mortaio su questi tragici accadimenti
A prescindere dalla personale visione religiosa, è possibile notare nel testo un afflato così sincero di fiducia nell'intervento divino (diffuso sia attraverso la testimonianza diretta che attraverso la scrittura) da non lasciare indifferente il lettore.