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Le altre recensioni o commenti Di Isabella Galeotti: Come un contadino che amorevolmente cura il suo orto, la sua piantagione e non lascia nulla al caso. Anche tu, in una mancita di righe, sei riuscito a creare un atmosfera e una souspance non indifferente. Ha ragionato e approfondito quello che quotidianamente si fa più volte al giorno, ma nessuno credo, ha mai esaltato così lo svolgersi di una cena a base di carne e vino. Ho aprezzato molto, ma non posso condividere il piacere di "quella carne" perchè sono vegetariana. Io potreri raccontare di come posso deguste gradatamente un pomodoro di come il suo sapore penetra nella mia mente e di conseguenza nel mio esofago che piano piano lo fa scivolare come su di una giostra verso lo stomaco. Bravo Di Rona: GRAZIE Andrea!!! � una delle recensioni più belle che ho ricevuto! Di Andrea Leonelli: Molto forte ma molto ben scritto, la poesia né trasuda, come sugo dalla carne, e riesci a descrivere benissimo le sensazioni che prova l'artista" nel creare, contemplare la sua "opera d'arte". Descrizioni minuziose di azioni e sensazioni. La morte dell'opera da senso di compiutezza a tutte le azioni che precedono Di Miriam: Un'immagine molto forte, cruda, per alcuni versi ripugnante ma, contemporaneamente, struggente e quasi poetica. Un'ottima interpretazione del binomio amore/morte. Curato nella forma. Si ha l'impressione che tu abbia ascelto le parole una per una non lasciando nulla al caso. Bravo! Di Jean Louis: cavolo fai venire fame. Fantastico, e descritto benissimo, veramente fai venire l'acquolina alla bocca. Di user deleted: Un racconto magistrale, molto originale. Spieghi la psicologia dell'assassino o serial killer o cannibale in maniera perfetta. Un grande racconto, complimenti continua così. Di Alessandro Napolitano: Bravo robi. si vede che hai fatto un buon lavoro sulle parole creando attorno a questa particolare "cena" un'aurea di nobiltà. Credo che suscitare paura o, come in questo caso, un po' di angoscia senza usare necessariamente espressioni "forti" sia un pregio per qualsiasi racconto horror. Per contro, dare un tono così aristocratico può rendere il tuo personaggio simile a H. Lecter che tutti conosciamo e perdere quindi in originalità...questa è solo una mia sensazione. Ps: Vi svelo un segreto... Roberto è il mio fratellino ;O) Ale. Di Massimo Baglione: Come mi pare di aver scritto per un altro autore, se un raccontino horror (nonostante non sia il mio genere preferito) mi disgusta, vuol dire che è scritto bene. Bravo Rona, e benvenuto! Di Bonnie: E' sempre intrigante il connubbio sesso/cibo, che poi è provata la relazione tra loro. Mi piace meno.. l'ingrediente 'carne' (sarà che sono mezzavegetariana che sicuramente rende l'idea di più 'crudezza', visto che il genere del raccontino è l'horror, ma a mio parere avrei messo più pepe (gusto personale naturalmente)

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