Di Arcangelo Galante: La narrazione, intitolata "Il regno di fumoscuro", in breve tempo, sulla pagina di "Bravi Autori", ha ottenuto 1.150 visualizzazioni e questo, per me, è motivo di soddisfazione per l'autrice, perché è passato il messaggio ed è il primo passo per andare nella direzione giusta, nel voler diventare ecologicamente coscienti: di capire, cioè, i principi organizzativi, sviluppati dagli ecosistemi, per sostenere l'intreccio della vita, la quale, sotto forma di fiaba, chiede attenzione al mondo reale. Lo scenario descritto dall'autrice, inizialmente, appare fumoso, come è giusto che sia, al fine di garantire il perché della nascita della storia, su di un luogo lasciato in balia del menefreghismo e della mancanza di rispetto per l'ambiente. A rimediare al male che offusca la terra, deve necessariamente intervenire un giardiniere, simbolo dell'uomo, amante della natura, il quale, ogni cosa sistemerà, appoggiandosi persino ai moderni mezzi sofisticati, che sosterranno il progetto per ripulire "il regno di fumoscuro". Complimenti, Daniela, poiché, nella semplicità di una immaginifica vicenda, riesci sempre a trasmettere al lettore il profondo senso delle cose, non soltanto umano, bensì riguardante la sfera di settori differenti: tale capacità denota una sensibilità molto rara e filantropica. Applausi meritati!

Di Ida Dainese: Un racconto che si legge con piacere, assaporando il gusto dolce e leggero della fiaba, accettando tranquilli le malvagità del cattivo di turno sapendo che tutto finirà bene. Hai dato un tocco originale alla struttura classica con l’introduzione di un giovane giardiniere (che ha la classe di un principe), di una fata con un imbarazzante difetto e di una Natura vincitrice che riprende il controllo. L’aggiunta fatta alla bacchetta magica è quel pizzico di moderno che conquisterà ogni bambino.

Di Isabella Galeotti: Sto leggendo con avidità tutto quello che hai pubblicato e mi sto accorgendo che hai una verve, un brio,e un ironia che poche scrittrici/ori hanno.
Quando si leggono i tuo racconti, chi già sa come scrivi, che alla fine
ci sarà o il classico colpo di scena oppure una frasetta che migliorerà il brano ancora di più. Questo testo è pieno di buoni propositi e la bontà vince sulla cattiveria come nelle migliori favole. Ma la bacchetta magica con il navigatore satellitare...lasciatelo dire è stata veramente una genialata.
Concedimi il vocabolo.

Di Daniela Piccoli: Grazie della recensione Simone.
Sono contenta che hai gradito la favola. In effetti a costruire il personaggio della Fata Corvina io mi sono proprio divertita e ho immaginato a occhi aperti tutte le scene divertenti che la vedono protagonista. Hai ragione, dovrei riprendere questa storia e caratterizzare anche gli altri personaggi ora che in effetti non sono più legata al conteggio delle parole. Grazie per la segnalazione degli errori! : D

Di Simone Pelatti: Racconto piacevole e di stampo moderno e soprattutto "naturofilo" e che vuole insegnare.
divertente e originale la storia, ho molto gradito l'epilogo finale della fata.
mi unisco alla prima recensione nel sostenere una migliore descrizione dei personaggi: anche se all'epoca hai dovuto "stringere", ora puoi invece sopperire alle mancanze imposte. aggiungo che, essendo una fiaba rivolta ai bambini, certi termini "difficili" quali "maggiorenne", "reggente" ecc. andrebbero evitati in favore di parole di uso comune anche se magari meno precise o ripetute. correggi alcuni errori di sintassi e punteggiatura come "più male".

Di Mariadele: Daniela, perdonami, ma ho letto solo ora la tua risposta� in questo sito tra tutte le iniziative varie ti perdi, peggio che in un labirinto. Non mi occupo propriamente di bambini, ma mi occupo di teatro, quindi la caratterizzazione dei personaggi è una fase essenziale sia per la scrittura teatrale che per la messa in scena. Comunque faccio laboratori con ragazzi e adulti. Ciao e in bocca al lupone per tutto.

Di Daniela Piccoli: Grazie della recensione Bludoor! Hai ragione la favola è un miscuglio di vecchio e nuovo in cui ho voluto un principe "normale", amante delle piante e dei fiori, e un personaggio che doveva far ridere e catturare (almeno così ho pensato...) l'attenzione delle bambine che l'avessero sentita.
Asimov è stato il primo scrittore di fantascienza che ho letto, ed ancora tra i miei preferiti. Magic però non l'avevo ancora letto, ma l'avevo scaricato in pdf (insieme a tutta la produzione del grande scienziato). Visto che me lo hai segnalato allora, appena avrò un attimo di tempo, tralascerò altre letture per dedicarmi a quello.

Di Bludoor: Una bella fiaba con elementi "classici" (la principessa, il reggente cattivo, la fs, il giardiniere) uniti a moderne tematiche ecologiste.
L'eroe della storia finalmente non è il classico principe, ma un bravo giardiniere.
Simpatico e inedito il divertente personaggio della fata Corvina.
Bella l'idea finale della bacchetta col navigatore satellitare.

PS Visto che ami la fantascienza ti consiglio di leggere Magic, una raccolta di racconti fantasy di Isaac Asimov, con delle divertenti favole inusuali.

Di Daniela Piccoli: Grazie Mariadele per la recensione.
Hai ragione su quel che dici ma, non l'avevo detto, la favola doveva partecipare ad una gara in cui, pena la squalificazione, non si dovevano superare le 1100 parole. Sinceramente con quella limitazione non sono riuscita a delineare meglio i personaggi e questo, per le mie capacità, è il meglio che sono riuscita a fare.
Tra l'altro la favola non è il mio genere in quanto io amo di più scrivere di fantascienza. Però scrivere questa fiaba mi ha divertito moltissimo.
Dici che la tua è una deformazione professionale. Quindi scrivi favole o storie per bambini? Oppure ti occupi di loro?
Comunque qualunque sia la tua professione ti fa onore, i bambini sono il nostro futuro, e spesso, strano ma vero, sono loro ad insegnare a noi.

Di Mariadele: Divertente e ben scritta, con la giusta semplicità propria delle favole. Credo, però, che i personaggi andrebbero meglio descritti, deformazione professionale, non in maniera noiosa e monotona, come spesso leggo in alcuni libri o racconti, ma con lo stesso spirito e ironia del resto della fiaba.