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Recensione o commento a: 2080 - (Racconto Fantascienza, Breve) - di Andrea Menegon:

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Le altre recensioni o commenti

Di Andrea Menegon: Giancarlo, grazie per aver commentato questa mia "opera". Se non lo facevi notare tu, non avrei mai pensato che Ivan avrebbe potuto essere protagonista attivo nella vicenda. Essendo uno "scrittore" molto dilettante, non so se potrò eventualmente utilizzare la tua idea/suggerimento. Tutti i miei racconti nascono e si sviluppano in maniera casuale, magari osservando qualche evento o ascoltando un discorso. Grazie comunque e tante belle cose.

Di Andrea Menegon: Innanzitutto grazie per l'apprezzamento. Rispondo alle domande. L'idea è nata osservando quanto il mondo del calcio rivesta, per molte persone, un'importanza altissima. Da qui il pensiero (mi auguro che ciò non accada mai) che qualcuno potrebbe sfruttare questa passione per scopi che di sportivo non hanno nulla. Per quanto concerne il mio stile di scrittura, so che è lontano dalla perfezione. Presenta ripetizioni di vocaboli, non sempre (temo) la punteggiatura è corretta e altri errori fanno capolino qua e là. Tento di prestare la massima attenzione, ma qualcosa sfugge sempre. Perchè Baggio è escluso? Perchè, al pari di qualche altro fuoriclasse, l'ho colpevolmente dimenticato. Concordo con te: era un grandissimo. Per quanto riguardo tutte le "invenzioni" fantastiche degli ingegneri del dittatore, sono unicamente frutto della mia non troppo fervida fantasia. Grazie di nuovo per il gradito (e non troppo meritato) commento.

Di Giancarlo Rizzo: La stagione del Dragone #7
La storiella è carina, ma il figlio Ivan Portenko, perché non è entrato nella storia, magari come leader dell'opposizione o che so io?
Così si potevano guadagnare ancora due altre pagine divertenti… Te lo sei dimenticato o te lo tieni di riserva?

Di Ibbieffe: La Stagione Del Dragone #4 Mi è piaciuto decisamente per la freschezza, la velocità (niente allungamenti di brodo e nessuna perdita di tempo), l'ironia e l'idea di base: in un mondo che (io propenderei per il "per fortuna" ma è ovviamente una cosa oggettiva) pare stia disaffezionandosi al calcio, tu partorisci una tirannia su scala mondiale che proprio dal calcio è partita!
Non sono nella posizione di fare appunti per quanto riguarda la forma, lo stile e la grammatica, quindi mi limito a chiederti perchè non hanno clonato anche Baggio? Suvvia: escludere Baggio dall'esercito di cloni è "lesa maestà!"! Perfino chi il calcio non lo considera ed è troppo giovane per averlo visto giocare sa chi era (e cos'era)Baggio!
Un'ultima domanda: per il BLR ti sei ispirato ai famosi raggi della morte di Tesla e Marconi?

Un abbraccio e rinnovo ancora i complimenti: mi è davvero piaciuto leggerti.

Di Massimo T: Racconto fanta-umoristico oserei dire. La mia mente, magari non erano voluti, ho trovato molto ironici/satirici i riferimenti a un certo tizio... almeno io, li ho trovati inequivocabili.
Disarmante la semplicità e l'efficacia fortuita del commando dei "cocomeri". Alla fine lo è stato davvero disarmante. Certo, il commando dei cocomeri è pur sempre un commando e adesso non ha neanche più bisogno dei cocomeri, può procedere libero nelle sue improbabili irruzioni e comiche missioni di spionaggio digitali... La satira/ironia alla base del racconto mi ha intrattenuto piacevomente. Come racconto di fantascienza mi è mancata una certa azione, ma è chiaro che qui la fantascienza è funzionale a un'ambientazione che consente di fare una "caricatura" di una realtà ahimé fin troppo attuale.

Di Andrea Menegon: Grazie Ida. Trovo molto corretta l'analisi del racconto.

Di Ida Dainese: Un racconto con delle immagini gustose: i gusci di cocomero usati come arma di difesa contro sofisticate macchine, la clonazione esponenziale dei calciatori, l'ingegnere che armeggia per ore col computer mentre gli altri quattordici stanno a guardare coi cocomeri in testa.
Un racconto che si legge con piacere, con un finale felice, come una storia per bambini.
Se non fosse per quell'ombra di ironia amara che si sente tra le righe, quasi un avvertimento che non è finita così.
Ci sarà sempre qualcuno che comincerà a fare belle cose per il bene di tutti e poi, pian piano, costruirà un posto per sé, una legge nuova e un esercito che la faccia rispettare, inventando parole nuove per gesta antiche.
E poi cadrà dalla sua torre per lasciare il posto al prossimo tiranno.