Di Eliseo Palumbo: Che tu ci creda o no, finito di leggere, mi sono venuti i brividi. SI nota la tua più totale apertura e la voglia di denudarti, di raccontare di te e in questo racconto tutti possiamo specchiarci. Io il primo che ho vissuto per 24 anni con i miei genitori in un piccolo appartamento delle case popolari. Bellissimo veramente e grazie.

Di Angela Di Salvo: Un testo in cui l'autrice si apre, si confessa, si abbandona all'onda dei ricordi e al flusso dei pensieri inarrestabili. Si ha la sensazione che passato e presente si fondano in una sola dimensione vibrante, sognante,nostalgica e consapevole.
Al centro di tutto la casa, il "nido" dove la famiglia vive e accoglie ospiti, amici, persone care.
Il salotto, la camera, il bagno sono i luoghi in cui decrizione, narrazione e riflessione si incontrano in tanti dettagli e sfaccettature. Ogni cosa, ogni oggetto viene associato a un ricordo particolare e a una sensazione specifica. Ma il tema dominante è l'amore, questo misterioso e sconvolgente sentimento che vivifica la monotonia, che emoziona, illude e domina su tutto e su tutti, rendendo l'esistenza significativa e speciale. L'amore per la propria casa (a prescindere se sia di proprietà o in affitto), l'amore per la famiglia, l'amore per un uomo.
Un testo molto intenso e spontaneo, pare scritto di getto, ma dall'impianto strutturale si può capire che è di certo frutto di un lavoro attento unito a una sensibilità straordinaria.
Ho apprezzato anche delle originali metafore mai lette prima, tipo "banchettare con i libri", e nella "bacheca" della mente".

Di Bonnie: E..mi sono commossa.
Ho rivisto la mia stanza.. con i poster e le scritte sui muri..
Davvero.. brava, perchè non sono descritti gli arredamenti.. ma gli stati d'animo.. le ansie.. i sogni...

Di Dino: Hai descritto te stessa come dice Alessandro ma anche tutta l'umanità, con i suoi dubbi, i suoi dolori, le sue gioie, le sue aspettative. Ti ho letta cercando di tornare indietro negli anni per capirti appieno e mi son reso conto di non aver sbagliato cercando nelle "piccole cose", il piacere della vita. Quei mobili dipinti di cui hai nostalgia, sono la tua giovinezza, il tuo vigore, le tue aspettative, che spero realizzerai senza perdere il candore che traspare da questo tuo scritto schietto e sincero.

Di Alessandro Napolitano: Ciao Chiara Stella, benvenuta.
Raccontando la propria casa si descrive noi stessi e a te l'esperimento è riuscito alla grande.
Nessuno ha mai descritto il sito di BraviAutori paragonandolo a una casa virtuale, con le sue stanze e il suo mobilio: devi sapere che lo è!
Spero avrai la voglia e la pazienza di scoprirlo, quella descrizione potrebbe toccare a te.

Di Massimo Baglione: Carini questi sprazzi di vita, e la citazione di Vasco ci sta proprio a pennello!

PS: benvenuta!