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Tue 16 April, 06:21:58
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Recensione o commento a: Stanchezza - (Poesia Narrativa, Brevissimo) - di Ida Dainese:

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Le altre recensioni o commenti
Di Ida Dainese: Grazie Gabriele. A me piace quello che hai detto tu: dipinto di parole.
Di user deleted: Ciao Ida, volevo solo dirti che ho trovato questo tuo malinconico dipinto di parole e queste tre righe da incorniciare:

"Vorrei dimenticare le parole,

lasciare i sentimenti nella sabbia,

riuscire a spogliarmi della vita, "
Di Ida Dainese: Grazie Roberto. Un commento che mi lusinga, perché del mio testo hai colto il punto preciso e la nota delle ultime parole. Mi piace che il verso di Montale che ti è venuto in mente sia quello da dove io sono partita. Grazie dei consigli. Smile
Di user deleted: La premessa è d'obbligo: non ho i "numeri" per accostarmi come recensore alla poesia. E ristabilito l'ordine, eccomi come modesto lettore qui a esprimere delle pure sensazioni. Ho molto apprezzato questi versi nei quali l'autrice è riuscita a comprimere, a mio parere, diverse vie di pensiero che però convergono su un nucleo centrale. Nello specifico evidenzio giorno/notte e palpebre di ferro/petalo. In sostanza, qui si descrive la stanchezza di vivere e quel petalo che cade "senza pena" mi fa pensare molto sul vero significato del tutto. Quantomeno, per come lo interpreto io. Rubo indegnamente un verso a un grandissimo poeta: "Spesso il male di vivere ho incontrato…".
Complimenti all'autrice, mi permetto di consigliarle di approfondire il tema perché ho l'impressione che ci sia da raccogliere tanto.
Di Ida Dainese: Grazie Chiara, il tuo commento mi piace molto.
Di Chiara13: Bellissima immagine dell'alba come luce che cancella le illusioni e i sogni della notte, lasciando il posto alla vita vera che trascorre ripetitiva come i giri di una giostra. Velatamente malinconico il finale che, a fronte di desideri irrealizzabili, auspica il raggiungimento di uno stato atarassico. Davvero bella!
Di Ida Dainese: Che commento poetico! Grazie AZeta poesia!
Di user deleted: Mi sono immedesimato in questi splendidi versi, lasciato cullare dal suolo melodico delle parole. Ho fatto un po’ mia questa poesia che nella sua dolce malinconia è riuscita a toccarmi l’anima. Ogni alba risalgo anch’io quella giostra ed i miei occhi incontrano cristalli senza luce abbandonato nel mio cammino anche dall’ombra che piu’ mi appartiene. Complimenti vivissimi Ida.
Di Ida Dainese: Grazie Lorena, del tuo commento e per la tua empatia.
Di Lorena: Tocchi tasti dolenti che tutti, credo, abbiamo provato e sofferto. Esprimi la stanchezza e l'amarezza dell'essere, difficili da scuotere o rendere più lievi, con parole poetiche e sentimento profondo.
Di Ida Dainese: Grazie per il tuo gradito commento. Smile
Di Visitatore: Testo profondo sul senso della vita, bellissimo. Nell'autore affiora più che la stanchezza, l'amarezza per la ruggine dei suoi giorni che imperturbabili avanzano in tutti noi. I suoi vorrei, sono il senso tangibile della sua amarezza.
Di Ida Dainese: Bravo a te, Fabio. Hai fatto centro perfetto.
Di F. T. Leo: Ottimo componimento, pensieri profondi e altissimi da cui mi sembra si evinca una lieve tristezza di fondo. Non a caso, l'ho interpretata anche come una metafora sull'insostenibilità, in certi momenti, del peso della vita, come una sorta di stanchezza che si avvicina moltissimo alla "fatica di vivere"... Almeno così mi è parso... Sperando di aver centrato il fulcro della poesia, faccio i miei più sentiti complimenti... Davvero brava!
Di Giuseppe Mauro Maschiella: Molto bella e profonda, ma esser petalo e cader senza pena, nella realtà della vita non è possibile per nessun essere vivente. La qualità di questo pensiero poetico comunque è per me altissima.
Di Giuseppe Mauro Maschiella: Non ho parole, la trovo bellissima!
Di Massimo Tivoli: L'autrice imprime l'enesorabile stanchezza dopo una lunga vita con versi che toccano e scuotono l'animo del lettore che riesce a sentire vivo in sé quel fatidico momento. Ho trovato il finale del petalo che cade senza pena splendido, racchiude la più grande speranza che dopotutto, consapevolmente o inconsapevolmente, tutti nutriamo nel profondo.
Di Arcangelo Galante: L’autrice ha descritto la stanchezza, con parole significative, impresse nell’anima. Poesia toccante, per la sofferenza racchiusa nelle rime, ma l'amore è l'unica risorsa che, sempre, sarà l’autentica speranza per non lasciarsi affondare nel mare di quella siffatta descrittiva stanchezza, ahimè, umanamente comprensibile ed incisiva. Bellissimo testo, che rivela una forte sensibilità!
Di Michelangelo Rufo: Finalmente poesia... tra questi versi senti persino il clangore del petalo che cade, lo sciabordio molle del ferro arruginito sulle palpebre. suoni e visioni. mi piace.
Di Ida Dainese: Grazie Serena e Luca per i graditi commenti. Smile
Di Luca Volpi: Riesco a percepirla davvero la stanchezza. Anche senza titolo, la sensazione che si avverte è pesante, seppur condensata in pochi versi. Pesantezza unita a un desiderio di leggerezza, vita e voglia di abbandonarsi nel tutto, in altre parole il desiderio di raggiungere un livello di vita ancora più profondo e libero dalle nostre costrizioni (desideri,parole ecc..). Potente Smile
Di Serena Bradshaw: Queste parole mi riportano, "semplicemente", alla realtà di ogni singolo giorno.
Dico "semplicemente" perché nella complessità della descrizione, riesci a trasmettere chiari sentimenti.
Sento forte il desiderio nascosto dietro le parole come anche il "tormento". Mi ha colpita davvero molto.






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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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