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Recensione o commento a: Fai troppo casino! - (Racconto Narrativa, Breve) - di Massimo Baglione:

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Le altre recensioni o commenti
Di Massimo Baglione: Grazie, Giuseppe. Però se io fossi davvero un buon amministratore di donne, vivrei una vita moooolto più serena ehehe
Di Giuseppe Mauro Maschiella: Testo piacevole ed eloquente, degno di un amministratore, anche di donne (Y)
Di Massimo Baglione: Grazie del vostro rumore, donne casiniste!
Di Ida Dainese: Mamma mia, mi hai proprio imbrogliata. Pure io pensavo parlassi di "morose", ragazze con cui hai condiviso un periodo della vita, crescendo insieme, arricchendoti di esperienze condivise. E mi ha preso un colpo quando hai detto che una la picchiavi duramente. Prima però che tu perdessi i diecimila punti di stima che di solito ti attribuisco, ho avuto l'illuminazione e il racconto ha preso una piega divertente e ancor più seria allo stesso tempo; ho colto il duro percorso, la poesia degli oggetti e l'amore per questo lavoro che ti hanno portato fino a qui oggi.
Adesso i tuoi punti sono undicimila.
Di Isabella Galeotti: Pazzescoracconto fantastico, conuci il lettore facendole credere che l'attore fosse un dongiovanni, che tutte le donne le usava ele scaricava a nche in malo modo. Invece si scopre, solo nell'ultima riga, che si parla di uno strumento musicale. Bhe in fondo noi donne siamo come gli strumenti musicali. spassoso.
Di Celeste Borrelli: In fondo le donne sono come tastiere nella mente degli uomini (solo nella mente) Di fatto loro riproducono fedelmente i suoi pensieri,
li mettono per iscritto, li rispettano. Poi diventano casinare e pretensiose solo per dare a lui la sensazione di sostituirle.
Cosa possibile per le tastiere appunto, ma non per le donneÂ?
Testo molto carino e arguto. Ben scritto e accattivante.
Di Giuseppe Novellino: Davvero divertente. L'equivoco regge bene. Mentre si legge, si sospetta progressivamente di essere stati depistati ad arte, ma la rivelazione finale produce il suo effetto, ed è di una comicità irresistibile. Anche in questo racconto, fluido ed elegante, si nota la scuola di Frederich Brown. Il suo "La sentinella", dove gli eroi che combattono su un altro pianeta si rivelano alla fine degli alieni, è un mitico prototipo.
Di Angela Di Salvo: Leggendo questo racconto, il lettore ha la sensazione che si stia parlando di donne e non di strumenti. Prima il narratore ne ha avuta una con cui si trovava bene, poi ne ha trovato un'altra migliore della precedente e l'ha mollata. Poi sì è stufato anche dell'ultima perchè parla troppo forte e lo disturba e lui vuole silenzio e serenità. Invece,scorrendo il testo, si scopre con una certa sorpresa che strappa un sorriso compiaciuto, che si sta parlando di una tastiera. Una tastiera compagna di strada, una tastiera con cui sono state scritte tante cose, un'amica vicina e indivisibile con cui si è cresciuti, ci si è messi alla prova e si è di certo diventati migliori. Ma, anche quando lo strumento è ormai logoro e superato, non si butta via. No. Con la riconoscenza per i trascorsi, con il rispetto che si deve alla cose importanti e significative, semplicemente si scollega e si sostituisce. E poi si appende come un cimelio,come un trofeo di una grande e indimenticabile impresa. Un'altra compagna, più efficiente e silenziosa, adesso sosterrà il narratore nella lunga strada che lo attende. E certamente ne verrano ancora altre di care e vicine "amiche"assistenti....ma non saranno mai insostituibili. Un bel racconto che si legge tutto d'un fiato con il gusto di questo doppio senso intrigante e divertente, piacevole e sorprendente.
Di Jormungaard: Mentre leggevo pensavo che parlavi di Pia
Ma che ci fai tu alle tastiere?
Di Biancaspina: Eh eh! Molto carino questo racconto. Leggero al punto giusto. L'ho girato a mio marito che pure lui ha il vizio di affezionarsi alle cose e non butta mai via niente al contrario di me che invece ogni tanto vorrei un enorme cassonetto per liberarmi di tutto il superfluo! Ordine ordine! Ci vuole ordine!A stare nel casino mi si incasina il cervello!
Di Massimo Baglione: L'opera è stata aggiornata, corretta e reimpaginata.
Buona lettura!
Di Massimo Baglione: Non hai idea di quanto mi manca quella tastiera rumorosa. Non ne fanno più così...
Di Dino: Bel raccontino pieno di sano umorismo e veritiero. E poi devo dire che Max sa veramente trattarle bene le tastiere ed è veramente fedele se riesce a starci insieme per dieci anni. Io ne avrò già distrutte 5 o 6 in un periodo molto più breve.
Di AldaTV: La voglio vedere appesa ad un chiodo! questo è veramente simpatico come epilogo! Qui di tastiere stiamo facendo la raccolta, non ho neppure idea se le teniamo per ricordo o per recuperare "tasti" sganciati!
Di Bonnie: Ahahaahah bellissimo!!!
allora.. non sono malata.. io dicevo le stesse cose alla mia 2cv anni fà
Di Massimo Baglione: Stavo quasi per cedere alla tentazione di fare una foto al soggetto del racconto, perché forse non ci crederai, ma è davvero "appesa a un chiodo"
Di Pia: Molto simpatica, sono convinta che ci parli per davvero con le tue macchine e che davvero le cambi senza pietà ma con rispetto e anche un pizzico di nostalgia Smile
Di Antonia: Ogni volta che la leggo questa storiella mi fa spanciare dalle risate






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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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