Di Paolo Maccallini: Ciao Ida, ti ringrazio per questo tuo commento, così pertinente e delicato. Candida e nera, è da un lato una descrizione fisica di questa figura femminile, allude alla pelle chiara e ai capelli scuri; è anche però una connotazione dei sentimenti che la ragazza suscita nel suo ammiratore, per il quale lei deve essere probabilmente sia una fonte di gioia, che di dolore. I due aggettivi infine assumono un significato molto più ampio, divenendo attributi della umanità intera, e della sua storia.

Il volto descritto appartiene a una persona reale, tuttavia -come fai notare- rimane vago, tanto da poter rappresentare tutto l'universo femminile, di ogni epoca. L'uomo racconta in effetti ricordi impossibili, di fatti avvenuti molto prima della sua nascita o non ancora mai verificatisi, come se avesse la consapevolezza di vivere l'ennesima replica di un incontro avvenuto -identico e sempre diverso- infinite volte nella storia umana, e che sempre si ripeterà.

Di Ida Dainese: Mi piace tanto questa composizione. Sono colpita da molte cose; dal titolo, con quel "candida" che è molto più che "bianca" e che dà subito un significato più grande anche al "nera": non si tratta di due colori in contrasto, ma di due facce della stessa anima, distinguibili ma indivisibili.
Mi ha colpito questa figura femminile che attraversa con grazia il tempo dalla storia antica alla fantascienza, senza girare lo sguardo verso chi la osserva, senza cogliere la timida eco dell'ammirazione.
Mi ha colpito il modo in cui la descrivi nella terza strofa, dicendo tutto del suo viso, eppure lasciandoci immaginare ogni nostro volto preferito e amato.
Credo tu stia parlando della Bellezza, che cammina nel tempo e affascina chiunque riesca a scorgerla.
Mi ha colpito l'immagine dell'uomo che insegue la figura dai capelli neri nell'antico villaggio e la scioltezza con cui, solo battendo le ciglia, la rivede tra la pioggia in un mondo non ancora trovato. Mi è piaciuta la musica che nasce leggendo queste parole e tutte le immagini e i suoni che mi hanno riempito gli occhi.