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Recensione o commento a: Giorni comuni - (Poesia Narrativa, Brevissimo) - di Filippo Iacoponi:

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Le altre recensioni o commenti

Di Filippo Iacoponi: Scusami se non sono riuscito a risponderti prima ma ho avuto dei problemi. Vorrei ringraziarti per seguirmi ancora e anche dirti che la tua recensione mi ha colpito molto in quanto sei riuscita a centrare in pieno il significato della poesia. Grazie ancora.

Di Filippo Iacoponi: Grazie mille per seguirmi ancora e scusami se non ti ho risposto subito. Come sempre riesci a spiegare il tema molto meglio di quanto riesca io.

Di Arcangelo Galante: Non sempre si riesce a comunicare con gli altri, forse, perché parlano una lingua diversa dalla nostra o non hanno alcuna intenzione di stare a sentire quello che intendiamo dire. È una situazione molto comune, al giorno d'oggi: tutti vogliono essere al centro dell'attenzione, nel raccontare "storie da quattro soldi a un gregge di stolti spettatori", ma senza cercare di raccogliere le altrui parole, atte a un consiglio, magari spassionato. La vita degli altri è sempre migliore, soprattutto per chi non riesce a guardare oltre il muro del proprio giardino… Riflessioni che ho trovato molto interessanti e ricche di spunti da condividere chi saprà ascoltarli!

Di Ida Dainese: La difficoltà di vivere nella solitudine dell’incompreso. Tentativi di comunicazione che risultano vani, mentre il tempo passa senza fermarsi mai. In un mondo che è un palcoscenico, tutti recitano una parte che si sforzano di far apparire più brillante di quella degli altri. Non c’è posto per un poeta che ha solo la forza dell’onestà, la sua verità è troppo opaca per poter essere degna d’attenzione come le storie imbellettate di chi gli sta accanto.

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