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Le altre recensioni o commenti
Di Ibbieffe: Complimenti sinceri: un testo brevissimo che funziona alla perfezione (e dice molto più di racconti ben più lunghi). Bravo davvero: quasi non sembra un'opera di fantasia! Quelle poche righe mi hanno portato drettamente lì, col protagonista. Oltretutto io odio qualsiasi festa comandata ed il mio umore, in quei giorni, è sotto i tacchi; con questo non voglio certo dire che farò una strage a Natale… ma magari è anche per quello che è stato così semplice farsi coinvolgere.
Di SmilingRedSkeleton: In questo racconto brevissimo sei riuscito a descrivere perfettamente tutta la tristezza e il disagio provato dal protagonista e il fatto che sia ambientato nel giorno di Natale peggiora ulteriormente il senso generale di solitudine. Riesco a immaginare questa persona passare tutta la giornata a osservare le famiglie dei vicini e a desiderare anche per se quella felicità ormai irraggiungibile.
Di Ida Dainese: Breve come un sospiro e spietato come una frustata. In poche frasi riesci a mostrare la pazzia nella testa del protagonista, l’ambiente che lo circonda e la tragedia compiuta. Non c’è alcun giudizio nel testo, forse solo un’accusa: nessuno è mai stato abbastanza vicino a questa persona da non accorgersi del suo disagio, della sua fatica di vivere, dei suoi desideri sbagliati. È come se tutti fossero stati a distanza simili a quei volti al di là della finestra. Perfino la sua famiglia non ha sospettato e ha pagato un prezzo altissimo.
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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