Di Fausto Scatoli: di nuovo grazie per le belle parole, Arcangelo

Di Arcangelo Galante: Di nulla, devi scusarti, perché capisco perfettamente quanto non sia mai abbastanza il tempo, per tutti. A tale proposito, il grazie è dovuto a te, Fausto, perché resta sempre un vero piacere leggerti e commentarti, quando il tempo e le altre attività quotidiane me lo permettono. Buon proseguimento letterario nel sito. Lietamente ti saluto, riconoscente per la risposta data.

Di Fausto Scatoli: grazie, Ida
felice ti sia piaciuto. è uno dei primi racconti che ho scritto, parecchi anni fa, e ne sono molto legato.
forse è proprio come dici: il destino si vendica di chi lo sfida, spostandoti nel tempo di frazioni di secondo, sufficienti a cambiare tutto.

Di Ida Dainese: Che bel racconto, ben scritto e piacevole da leggere. Emozionante la descrizione dei salti e in un certo senso è giusto che si debba fare sempre in coppia, visto che il passaggio si fa in solitaria. Alla fine dell’esperienza infatti devi avere qualcuno con cui scambiare lo sguardo e ritrovare le tue stesse emozioni senza bisogno di spiegargliele. La pallottola arriva così improvvisa che coglie di sorpresa anche il lettore. Anche in questa dimensione, quindi, stupisce come il destino incroci le cose, da far pensare che lo faccia apposta per beffarsi di chi lo sfida. In questo mondo nel quale sono state fatte sparire delle emozioni e ne sono sorte di nuove, si può sempre morire per una frazione di secondo.
Ma non è morta l’amicizia. È in quel finale che si capisce qual è davvero l’ultimo salto di Alex e si trattiene il respiro in quel “Ecco… ora”. Si resta fermi, un po’ sospesi, immaginando quel volo e il vaso che non tornerà indietro e si sta in bilico, tra la bellezza e la tristezza.

Di Fausto Scatoli: Ti ringrazio per il commento
e scusa per il ritardo con cui rispondo, ma mi era sfuggito

Di Arcangelo Galante: Un racconto sorprendentemente bizzarro, per l'inaspettato finale che l'autore pare sapientemente aver inserito nella fantascientifica storia. Debbo dire che la fantasia non è mancata, come vero motore, affinché lo scenario prendesse forma. Bravo!

Di Fausto Scatoli: Grazie
significa che sono riuscito nel mio intento

Di Massimo T: Finale inaspettato. Mentre si è intenti a seguire l'azione fantascientifica succede qualcosa che non ti aspetti e che conferma ancora una volta, in modo crudo, che il destino sa essere davvero beffardo. Ho sentito sulla pelle questa beffa, sebbene allo stesso tempo mi abbia fatto "saltare" fuori dall'esperienza fantascientifica. Con mia sorpresa, devo riconoscere che ho apprezzato un racconto di fantascienza che finisce per farmi dimenticare che si tratta di fantascienza... Il destino è proprio beffardo!

Di Fausto Scatoli: Ti ringrazio per l'apprezzamento
mi fa piacere che apprezzi anche il gesto delle ceneri.

Di Vincenzo Nata: Devo veramente ammettere che il finale mi ha preso. Il gesto delle ceneri è qualcosa che ormai par di natura scontata, però fa sempre un certo effetto e devo dire che almeno per me, sei riuscito nell'intento soprattutto nella battuta finale.