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Recensione o commento a: L'incantatore di pietre - (Racconto Fantasy, Medio) - di Giorgio Burello:

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Le altre recensioni o commenti

Di Ida Dainese: Bel racconto, ben scritto, con una trama affascinante. Ha il respiro della fiaba, con questo gigante buono e le sue magie, ha il sapore della realtà con il piccolo e scaltro Reggente guerrafondaio. L’unico modo per sottomettere qualcuno che è più forte di te è sempre l’astuzia, ma l’unica forza che non si può mai fermare è l’amore per la vita, per le cose belle, per l’armonia naturale. Un amore disposto a diventare sacrificio, purché la storia non si ripeta ancora.

Di Arcangelo Galante: Un fantasioso racconto che emana una verità estremamente triste e struggente. Chi possiede un animo buono ed altamente sensibile, dimentica quanta cattiveria sia possibile trovare, in coloro che non possiedono briciole di umanità. Pertanto, credo che l’autore abbia voluto sottolineare l’evento tragico, capitato al povero Dokkat, per meglio creare un'antitesi tra il bene ed il male, aspetti entrambi presenti nel mondo umano. Bisognerebbe essere avveduti sempre, ma cadrebbe l’autentica naturalezza del possedere un'indole pacifica e mite. Letto volentieri e scritto bene, secondo il mio parere. Bravo!

Di Pia: Povero Dokkat, l'esilio gli aveva fatto dimenticare di quale malvagità sia capace l'uomo... Symorid l'aveva ingannato, il suo intento non era di accorciare la strada ma quello di sopraffare la città opposta e non aveva esitato a sfruttare le capacità e l'ingenuità dell'Erede, che, una volta resosi conto dell'inganno, non ha retto alla delusione e al dolore, anche quello di aver causato la morte di tanti uomini. Molto suggestiva la scena della polvere che si trasforma in freccia e trasmette al ponte il messaggio di distruzione, rende bene l'idea di cosa possa provocare una reazione a catena partendo da quei minuscoli granelli presenti nella stoffa.