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Le altre recensioni o commenti
Di F. T. Leo: Grazie per il breve commento e per i complimenti...
Di Visitatore: Strano racconto, però mi è piaciuto. Complimenti.
Di Massimo Baglione: Allora grazie doppiamente: ho imparato un'altra cosa
Di F. T. Leo: Grazie, Massimo, per la lettura, il bel commento e i sempre graditi complimenti.
Il pezzo l'ho scritto nel 2010, risultato eterogeneo di mie sensazioni del momento e di tutte le cose di cui mi nutro. Volutamente criptico e surreale. Anche un po' distopico, direi. Sì, come dici tu, è davvero un pezzo per pochi. Quando scrivo, in effetti, lo faccio fondamentalmente per me. Scribacchio solo di quello che mi piace. Per quanto riguarda parole come "esinanire", è solo merito delle molteplici letture, in particolare di scrittori russi. Sulle virgole e, in genere, la punteggiatura, ci lavoro da anni, così come sulle scelte alternative al "disse" (hai veramente un grande occhio!). Il "non ostante", poi, è stato volutamente lasciato staccato. Da studi e ricerche, ho sempre appreso che si potessero usare tutte e due le forme: "nonostante" e "non ostante". Sono entrambe forme corrette. Non si tratta, pertanto, di un errore o di una svista. L'ho lasciato così, intenzionalmente. "Ostante" è il participio presente del verbo ostare, come tu ben saprai, che ha il significato di essere d'ostacolo, impedire, opporsi. Il termine "ostante" si usa attualmente come preposizione o congiunzione invariabile; con la negazione davanti, è scritto quasi sempre in una sola parola. Ciò non vuol dire, però, che il "non ostante" non sia corretto; è solo meno comune. "Non ostante" è, quindi, meno comune di "nonostante", ma ugualmente corretto, sicuramente più brutto, forse; certamente, però, più letterario. Lo si trova, infatti, in molti testi: spesso utilizzato da importantissimi poeti e romanzieri del passato quali Manzoni, Leopardi, Pirandello, ma, pure, da qualche scrittore contemporaneo. Considerato che ho sempre avuto una predilezione per i termini desueti e meno comuni, ho optato per quello meno comune. Che dire? Sarà una mia paranoia. In ogni caso, ti ringrazio per la segnalazione. Magari mi hai convinto e provvedo a sostituire il "non ostante" con il "nonostante". Chissà!... Grazie ancora. Di Massimo Baglione: Wow, un pezzo davvero tosto. Il finale è inaspettato e crudo.
Ho una segnalazione: "non ostante", che immagino tu lo volessi intendere come "nonostante". Poi devo ringraziarti, perché ho imparato una nuova parola che non avevo mai incontrato prima d'ora: "esinanire". E poi devo dire che mi piace molto come scrivi, ti si legge senza intoppi, con le virgole al loro posto e con una sapiente scelta di alternative al "disse" quando proponi i dialoghi. Roba per pochi, insomma, bravo! |
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(Sam L. Basie)
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