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Le altre recensioni o commenti Di Ida Dainese: Grazie per il gentile commento. Di Visitatore: Bellissima!!! Ci si immedesima subito con il protagonista e si prova realmente le emozioni che hai voluto trasmettere. Complimenti!!! Di Ida Dainese: Grazie Alberto! Sono d'accordo, l'idea di base era proprio quella che ti è piaciuta: solo un messaggio da un nonno lontano, però ho apprezzato molto tutto ciò che è echeggiato nell'animo nei lettori. Di Alberto Marchi: Con uno stile di prosa ineccepibile, dal punto di vista formale, il racconto tocca le corde emozionali del lettore, come già prima di me è stato sottolineato da chi l’ha recensito. Credo, però, che la presenza dei bambini sia sufficiente per non ideologizzarlo troppo: se trovassi un lettera di mio nonno, sotto una mattonella in cantina, potrei emozionarmi anche se non avesse fatto la guerra coi partigiani. Complimenti Ida. Di Ida Dainese: E grazie a Lorena, capace anche lei di comprendere le emozioni che ho tentato di trasmettere. Di Ida Dainese: Grazie Paola per il commento lusinghiero e per la tua stima! Di Lorena: Bel racconto, parla di un amore profondo che si esprime pacatamente, che vuole lasciare un segno, un'eredità spirituale. Parole dolorose per quel sapere di andare incontro, probabilmente, alla morte, ma serene, piene soprattutto di un affetto che non morirà. Devo ammettere che mi ha commosso. lorena Di Paola Salzano: Un componimento pieno di emozione, il sentimento che ho provato nel leggerlo. La vita va avanti, ma in questo caso lascia una grande eredità, contenuta nel testamento dell'uomo: un amore profondo per i propri cari e la testimonianza di un periodo fondamentale della storia del nostro Paese, che non può essere dimenticato. Devo dire che apprezzo molto anche il tuo stile di scrittura. Di Ida Dainese: Ti ringrazio invece per aver arricchito questo racconto con i tuoi significati! La frase che hai individuato è quella a cui tenevo di più perché rappresenta proprio quello che tu hai detto. Mi piace notare che siamo spesso sulla stessa lunghezza d'onda. Di Arturo Bandini: Anche se parla di un ambito privato ( il ristretto ambiente famigliare), mi piace leggere questo racconto come una allegoria, mi piace immaginare quel mattone di pietra non perfettamente allineato con gli altri come un monito,un invito a non conformasi mai meccanicamente alle ideologie dominanti guardando le cose solo in superficie.E quella lettera è per me memoria conservata della resistenza partigiana, il simbolo di un valore (la lotta per difendere la libertà) che i nonni o bisnonni ci hanno tramandato…" Oh, nonno, ma ha scritto anche a noi! Sì… quel nonno a scritto anche a noi, TUTTI noi. Chiedo scusa all'autrice se forse ho caricato troppo di significato politico e morale questo bel racconto che sicuramente parla molto anche di altre cose molto più personali, ma per come la vedo io, la bellezza della letteratura sta anche nel suo essere capace di prestarsi a molteplici letture diverse.

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