Di Isabella Galeotti: Laura domani arriva un'altra intervista con le sue domandazze....rimani connessa.

Di Laura Ruggeri: Grazie a te Isabella. Anche io ho molto da imparare. Leggere e recensire sono un buon modo per farlo.
Piccola richiesta: non smettere con le rime e nemmeno con le domandazze!

Di Isabella Galeotti: Ben arrivata nel mio regno. Io e la punteggiatura, purtoppo abbiamo un orribile rapporto. Hai fatto una profonda analisi, e ti ringrazio, mi hai dato degli spu ti molto interessanti a cui non avevo mai pensato. Adoro le rime anche se le trovo, a volte, molto banali. Mi diverte scrivere in rima colora la giornata dipinge la vita. Accetto volentieri i suggerimenti. Grazie e alla prossima.

Di Laura Ruggeri: Una bella fiaba che mi è piaciuta nonostante la punteggiatura sia un po’ imprecisa.
Trovo sempre intriganti le frasi degli aiutanti magici (che qui sono il menestrello, la Maga Puffina e la fata Solidea) quando sono messe in rima: mi fanno pensare al potere della parola. Tutti i prodigi, come le formule magiche, funzionano per assonanza (anche se sarebbe meglio parlare di analogia) e trasformazione: le pozioni utilizzano ingredienti che richiamano il maleficio da debellare e, se mescolati insieme, trasformano quella parte di veleno di cui sono fatti, in medicina miracolosa. A volte, però, servono pure un po’ di astuzia e di autocontrollo per beffare la mala sorte e spezzare i sortilegi di una fattucchiera che si è presa gioco di un re.
Anche adesso che sono grandicella, mi piacciono le fiabe appunto per questa loro capacità di mostrare come cambiare le cose. La magia è sempre ben gradita, anche se, in fondo, non è altro che una questione di riformulazione dei fatti.
P.S. Mi permetto di darti un piccolo suggerimento: Isabella converti il file da doc a docx così la funzione “leggi e ascolta” funziona al meglio. Ciao!

Di Isabella Galeotti: Grazie, ho molto aprezzato la tua recensione. Potrei scrivere ogni minuto della mia vita raccantando storie. Purtroppo quello che mi frena sono: primo la punteggiatura secondo i refusi che spuntano sempre e ovunque. Grazie mille

Di Arcangelo Galante: Una narrazione leggera, così la definirei, scritta con semplicità di parole e con quella chiarezza, tale da rendere l'intera vicenda spensierata, nonché facilmente digeribile dal lettore. Ho trovato originali i nomi dei personaggi e il loro proporsi, per creare lo scenario, adatto alla fantasia visiva di quanti, apprestandosi alla pubblicazione, possono lasciarsi liberamente andare alle immagini che emergono. Amichevolmente, dico che, sui refusi, può capitare di non notarli, giacché tutti quanti dovremmo rileggerci, ogni qualvolta scriviamo. Un saluto di simpatia virtuale, sensibile Sartisa.

Di Isabella Galeotti: Grazie Ida sono onorata che tu abbia letto questa storiella leggera e spensieta. Merci per il refuso.

Di Ida Dainese: Una bella fiaba dove il Principe si rivela anche un gran furbetto. Si legge con grande piacere, gustando la fantasia dell’autrice per i nomi, per i personaggi, per la vicenda. Le disquisizioni in rima dei protagonisti rendono bene l’atmosfera magica di un mondo dove gli incantesimi si respirano con l’aria che tira. Lo stile veloce e semplice (ti è sfuggito “sui” invece di “suoi”) fa sembrare naturale e spontanea tutta la storia, come se non si fosse fatto fatica a comporla, come se fosse uscita, voilà, da un incantesimo, pronta a meravigliare la mente di chi legge.