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Le altre recensioni o commenti Di Amos2011 Angelo Manarola: Grazie per le tue parole Ida. Purtroppo o per fortuna, molte...."ispirazioni" mi vengono in sogno come capitato anche per l'ultimo lavoro appena terminato che, alla fine, ho deciso auto pubblicherò e il forse prossimo, che inizierò appena deciderò come impostarne la struttura. Di Ida Dainese: A differenza di ciò che dici nella descrizione, ci auguriamo che tu continui a mangiare e a sognare. Il risultato, infatti, è questa briciola di serenità che ci riconcilia con i nostri ricordi. Pensare all'infanzia e all'adolescenza porta malinconia, specie se il tempo passato è parecchio, ma un raccontino come questo porta a galla una felicità inconscia, tipica di incontri simili, accaduti a ognuno di noi. E se non sono accaduti è comunque bello pensare a un Albero che ci ha visti diversi eppure ci riconosce come allora. Di Amos2011 Angelo Manarola: Grazie Isabella per le tue parole; son felice ti sia piaciuto il raccontino. Però, no, non fa parte di alcun ricordo o frammento di diario anche perché, personalmente, son contrario ai vari: "Adesso vi racconto la mia vita". Di Isabella Galeotti: Tenero racconto. Quando si arriva ad una certa, si vogliono ripercorrere quei prati calpestati con il numero 25 ora che si ha il numero 38 è diverso. Si arriva subito alla meta, l'impronta è più corposa e pesante e l'erba si affloscia immediatamente sotto il nostro peso. Scritto ciò, vedo questa pagina come un frammento di un diario, una frazione della nostra vita. Ottimo.

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