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Thu 28 March, 12:36:59
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Recensione o commento a: 2012: la fine di un incubo - (Racconto Splatter, Breve) - di Massimo Baglione:

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Le altre recensioni o commenti
Di Massimo Baglione: Grazie Namio, concordo con la tua nota su quella frase.
Di Namio Intile: Hai una forte vena umoristica. Un bel racconto, anche questo nero, ma gradevole. E anche su questo sono nulli gli appunti da farti, ridotti più a impressioni e preferenze personali.

L'avrei scritto al presente e avrei evitato il seguente periodo: "Il discorso era molto diverso, ne converrete, immagino."
Non hai bisogno di ammiccare al lettore, il testo è frizzante e parla da solo.
Di Massimo Baglione: Felice di averti aiutato
Spero che leggerlo sia servito a te almeno quanto è stato utile per me scriverlo. Purtroppo la vera vicina che lo ha ispirato è ancora lì, viva e vegeta, sempre pronta a rovinar vite di altri poveri allocchi.
Di Mac.abra: Molto divertente lo ammetto. sei riuscito a sfogare la mia vena diabolica!
Di Massimo Baglione: Grazie a tutti i commentatori per le loro approfondite analisi
Di Francyweb: Ben scritto, descrittivo ed espressivo. Inizialmente viene trasmessa la collera da parte del personaggio verso l'ipocrisia, falsita', prepotenza che non sono solo emozioni del personaggio femminile ma del collettivo mondo che abbiamo creato nelle nostre paure ed insicurezze. E poi, la provocazione, sia positiva che negativa, che e' sempre in agguato, per stimolare la conoscenza, di ambo i poli. La vendetta che, come tutto il resto, ripeto, non appartiene solo al personaggio del racconto, ma alla societa'. Inoltre, prevale l'influenza vibrazionale delle nostre frequenze che, spinte dalle emozioni inespresse, contagiano chi ci sta' accanto (perche' lo vediamo, in questo caso il cane), ma anche l'intera popolazione.In ultimo notiamo la presenza della coscienza che pone la messa in discussione.
Di Fausto Scatoli: Eh eh, capodanno esplosivo e indimenticabile
per come descrivi tutto quanto, non puoi metterti dalla parte di lei, è impossibile. troppo stronza
del resto so bene cosa significhi avere vicini di quel tipo, essendomi capitata una situazione similare
risolta in maniera diversa, per fortuna
complimenti per le descrizioni, davvero splendide
trasmetti anche le emozioni, e non è da tutti
Di Massimo Tivoli: Racconto esplosivo tanto quanto la vicenda narrata. Il lettore non può non provare empatia per il protagonista e odiare quindi la signora e il suo animale da compagnia. Capodanno memorabile, da ricordare assolutamente. Alibi perfettamente costruito. Racconto che mi ha divertito molto, ma mi ha fatto anche riflettere su quanto possano essere assurde le baruffe da vicinato e difficile il rapporto con gli altri. Insomma, per quanto dotato di grande inventiva, il racconto concettualmente è molto realistico. Decisamente, mi è piaciuto.
Di Massimo Baglione: Grazie dell'apprezzamento, Pierluigi.
In che modo avrebbe potuto essere più godibile?
Di Pierluigi Logli: Sai, pure io ero convinto che chi è affetto da disturbi psichici potesse divenire uno scrittore horror. A parte questo, senza troppe parole scurrili,la storia, che comunque non perde di linearità né di spessore,avrebbe potuto essere più godibile. Complimenti.
Di Julian Leone: Dedicato a tutti quegli ipocritissimi santocchi cultori della non-violenza. Mi sono trovato tanti anni fa in una situazione simile, erano i tempi della guerra in Bosnia, e quanto avrei voluto un bel bagno di sangue anche in Italia, giusto per poter far strage nella casa accanto, altro che Erba. Non feci nulla perché vivevo ancora con i miei genitori, e non volevo metterli nei guai. Altrimenti qualche follia l'avrei fatta, e sarei ancora qui a pagarne le conseguenze.

Di Isabella Galeotti: Fantastico!
Un racconto pregno di realtà.
Che dire mentre lo leggevo, e ridevo per i vari episodi spassosi, mi rivedevo alcuni personaggi realmente vissuti dove abitavo prima.
Avevo dei vicini così caproni che a volte mi è venuta anche a me la tentazione di spazzarli via dalla nostra terra. Non sono mai fatta di Tavor.
Ho cambiato casa.

Di user deleted: Così si fa� ahahahah, troppo divertente e ben raccontato. Anche se c'è qualche esagerazione (licenza della narrazione) il clima è stato reso alla grande. Del ciclo: come si risolvono democraticamente le questioni con i vicini rompiballe. Molto ma molto divertente. Alla prossima. Ciaociao
Di Andrea Leonelli: Terribile storia. Nel senso che è anche troppo realistica.
L'alienazione è all'ordine del giorno e i rapporti con altri inquilini, soprattutto nelle grandi città sono, se va bene, freddi.
Immagino sia veramente piacevole e liberatorio spaccare lo specchietto di chi ti rende la vita difficile. Dargli fuoco e passarla liscia deve essere fenomenale, per tutto il resto...
Coinvolgente, stile incalzante, ben descritto il personaggio principale.
Di Massimo Baglione: Acc... sistemato, grazie mille! Smile
Di Sphinx: Si trova quasi in fondo, a sette righe dalla fine.

"Alla centrale mi dissero che qualcuno aveva già avvertito e che un'unità era già partita. Bene. Usci fuori."

Suppongo che volessi dire uscii

Te lo avevo detto che era una cosa di poco conto.
Di Massimo Baglione: Quando Super Sphinx torna a farci visita, lo fa sempre alla grande eheh
Dimmelo dov'è il refuso, così lo correggo subito.
Grazie mille!
Di Sphinx: Grande racconto.
Sorvolo su un refuso di poco conto, perché non conta.
Leggerlo ti mette in moto i neuroni e, senza volerlo, sei lì che fai del male virtuale a qualcuno che ti sta sulle palle.
Ã? inutile negarlo, prima o poi tutti hanno fantasticato su come farla pagare a qualcuno che ci ha fatto un torto o che ce la mette tutta per renderci la vita impossibile.
Io non lo nego.
Il coraggio sta nel farci un racconto.
Di Biancaspina: Ahah! Solo a leggerlo mi si sono scaricati i nervi alla faccia di quelli che mi vogliono male!!
Di Marco Marengo: Sembra che sia accaduto realmente.

"A volte tutto è così reale quando si legge un racconto che le atrocità della realtà ci fanno meno paura" (Jack Millerton)
Di Pia: oddio Max Crying or Very sad anche a me è capitato di fantasticare sulla possibilità di fare fuori qualcuno, ma tu fai paura...
Rende davvero bene il crescendo dell'esasperazione e la gioia maligna che si prova solo al pensiero di quello che si sta per fare per vendicarsi, non vorrei mai essere tua nemica Laughing
Di Arianna: Il racconto è veramente bello, come espressione esplicita della rabbia causata dai piccoli fatti quotidiani, ma che alimentano un accumulo di energia negativa che ci rovina l'esistenza. Credo che ognuno di noi abbia fantasticato, almeno una volta, di dare a qualcuno ciò che si merita.
Di FlintLunanera: Racconto di perfidia quotidiana condito con una sana dose di ironia e speziato di mistero Maya. Davvero un bel racconto.
Di Massimo Baglione: Erika, non credi che il protagonista sia in grado di procurarsi un capodanno come si deve?

Grazie Macripa!
Di Macripa: Max... è BEL-LIS-SI-MO!!!!!! Mi ricorda lo stile dei fratelli Cohen!
Di Erika: Ma è raccapricciate!!! Massimo!!! Ti senti bene? Siamo amici vero?






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che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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