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Le altre recensioni o commenti Di Munzio: Un qualcosa di insolito ma molto apprezzato. Davvero complimenti Di Ida Dainese: Beh, non si può certo negare la bellezza di questi luoghi, si vede dalla foto e si capisce dalla passione con cui vengono presentati. Bellezza che è anche storica, se si pensa ai popoli che vi hanno dimorato, e parte della storia personale dell’autore che dedica un acrostico all’arte che lo ispira e dei versi a un luogo meraviglioso che sorge ai piedi di un grande vulcano. Di Ermione: Fluida, elementare, quasi goliardica. Rende bene l'effetto desiderato. Di Angela Di Salvo: Non mi pare che l'autore abbia presentato la sua poesia come un sonetto (composto da 2 quartine più tre terzine di endecasillabi con rima alternata),ma come una semplice "poesia". In effetti in un luogo bello come quello descritto non si può non diventare poeti, quando se ne vuole rappresentare bellezza e suggestività. A me sembra come un invito e una esaltazione di luoghi al fine "persuadere" i lettori a una visita piuttosto che una mera espressione di sentimenti. Ma non mancano espressioni liriche di un certo effetto. Di Visitatore: Bella la poesia di Taormina. In particolare: "odori di fioriÂ? Di verdeÂ?"; "le notte stellate" Emettono emozioni e descrivono un quadro; una pittura. Di Sphinx: Lo so, penserai che sono eccessivamente critico, ma al di là di tutto, la poesia è gradevole. L'unica cosa, se me la passi, è che oltre alle rime, non è propriamente un vero sonetto, se si deve essere ligi alla sua definizione. Un sonetto, per definizione infatti, è formato da endecasillabi e qui c'è più di una licenza a questo. Diciamo che è un simil-sonetto... eheheh Alla prossima.

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