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"Dio c'è? - Giancarlo Rizzo".
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Le altre recensioni o commenti
Di Giancarlo Rizzo: Il piacere è tutto mio!
Io NON POSSO credere e dunque mediterò all'infinito, come dici tu. Di Ida Dainese: In fondo è solo una domanda, breve, semplice, ma racchiude in sé tutti i desideri e la voglia di sapere dell'umanità fin dal tempo più antico. Penso che ci si possa meditare sopra all'infinito, senza trovarci una risposta che la soddisfi in pieno, e in questo modo la domanda di partenza richiamerebbe anche tutta l'intelligenza e la conoscenza umana che si arrovellano sull'esistenza del chi e del cosa. In effetti hai scatenato un godibile putiferio nei commenti che mi precedono e che ho letto con grande interesse e piacere.
Di Loredana De Luca: Non sei noioso! Aggiungo ancora un'osservazione: dici benissimo, io ho già risposto alla domanda, anche se solo implicitamente. Anche tu però hai già risposto. Infatti la domanda "se dio non c'è, perché ci sono IO?" significa: Se io ci sono, e ci sono - su questo siamo tutti d'accordo - dio non può non esserci. Grazie del confronto!
Di Giancarlo Rizzo: Chi mi ci ha messo su… Che differenza fa dire "cosa mi ci ha messo su… " ?
Chi o Cosa non ha importanza: è così. IO ci sono. La domanda, come dici tu, è Perché? Perché ho bisogno di Dio (se c'è) o di crearlo (se non c'è)? Cara Loredana, tu hai già risposto. Hai escluso la fede in un dio dicendo che non esiste senza noi; ma allora "se non c'è Dio, perché ci sono io?" è vero : è tutta un'altra storia e io sono noioso. perdonami. Di Loredana De Luca: Se dio esce di scena, il focus del discorso si sposta sul perché ci sono io. Da intendersi: come faccio a esserci io? In tal modo cambia radicalmente l'ambito entro cui ci stiamo muovendo. Chi mi ci ha messo su questo granello di piccolezza infinitesimale che chiamiamo Terra? Questa è tutta un'altra storia…
Di Giancarlo Rizzo: La Domanda è : "Se non c'è Dio, perché ci sono io ?"
Facciamo così: "Se c'è Dio, è perché ci sono io?" In questo modo la domanda persiste ed è quello che mi interessa: avere risposte diverse su cui meditare. Tu dici (risposta): "Se c'è Dio, è perché ci sono io". Ovvero "Dio, l'ho creato io". La tua ipotesi non fa una piega. Grb2016 me ne ha già data un'altra, come risposta alla mia domanda così interpretata: "se ci sono già io, perché c'è anche Dio?" come dire: "forse perché sei tu, Dio". Ma so che c'è chi dice che Dio c'è anche se io non ci sono; dunque la domanda in quel caso resta : "perché ci sono io?" Di Giancarlo Rizzo: Forse. Forse lo sono per il mio cane… ma non ne sono sicuro.
Di Loredana De Luca: Questione di enorme, immensa portata. Se non c'è dio, perché ci sono io?
Potrei però dire: "Se c'è dio è perché ci sono io". In altre parole: posso credere che dio abbia creato l'uomo. Posso, al contrario, credere che l'uomo abbia creato dio. Che è quanto la storia ci insegna. Nelle forme più diverse, sbocciate non appena l'uomo ha preso coscienza di se stesso, e si è visto circondato dalla natura e dai suoi fenomeni, l'uomo ha saputo esprimere un desiderio insopprimibile di sapere. Desiderio che ha espresso nelle forme e attraverso i codici di cui disponeva e di cui era capace. Sono nate così le diverse cosmogonie che hanno implicato la creazione di un essere supremo creatore del mondo e da esso distinto. La varietà delle forme e delle modalità cosmogoniche è grande. Ma è da lì che si originano le religioni, comprese le grandi religioni monoteiste. Dunque, mi chiedo: Dio c'è? Rispondo: Se c'è, è perché ci sono io. Di Grb2016: Forse sei Dio
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