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Le altre recensioni o commenti Di Ida Dainese: Mi è piaciuto molto! Un modo di narrare accattivante che ti prende per il mento e ti fa vedere cosa sta accadendo, come sono gli ambienti e i personaggi. Così cammini accanto al protagonista, con le sue difficoltà, quasi immaginando il suo dolore fisico, avvertendo quel suo ronzio mentale di riflessioni e considerazioni. Meraviglia e orrore sono sia fisici che mentali, per le devianze e allo stesso tempo le somiglianze di un mondo che si dibatte negli stessi problemi e comportamenti di sempre. Anche così, interrotto sul nascere di una narrazione più lunga, è un viaggio nell'avventura, un percorso complicato tra gli animi, un ventaglio di dubbi che pungola in cerca di risposte. Di Andrea Leonelli: Bello! Quanta profondità e quanto conflitto. Uomo/Dio, bene/male, genuinità/miglioramento, etica/ricerca. Sperimentazioni andate a buon fine ma poi stigmatizzate come demoniache da una chiesa giunta al potere e alla sopraffazione, una rinata inquisizione che a titolo dell'umana genuinità rimuove parti vitali da umani anche morenti. Quanta carne su questo fuoco. Stile rilassato e riflessivo, e nonostante l'atmosfera da "mi sto nascondendo per sopravvivere" non c'è la frenesia della fuga ma uno scavarsi dentro alla ricerca di risposte che non si potranno avere ma che mettono in crisi lo status quo personale. BRAVO! Di Michele: ...questo racconto è un obbrobrioborg! no, scherzavo: mi è piaciuto...ehm...beh...sì...! Di Dixit: In realtà questo è il primo capitolo di un romanzo, di cui per ora ho scritto solo due capitoli... ti posso dire che ne succederanno di tutti i colori... hihiiiihiihihi Di Massimo Baglione: 200ma opera, Dixit! Mi è piaciuto molto il concetto di obrioborg e della Buonnumano Bel racconto, ma ora mi hai lasciato col dubbio se il prete decide di "vedere" meglio la luce di Dio. Mi illumini?

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