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Thu 28 March, 14:59:47
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Recensione o commento a: L'innamoramento - (Racconto Narrativa, Brevissimo) - di Alessandro Napolitano:

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Le altre recensioni o commenti
Di Ida Dainese: Il nascere di un amore raccontato in poche righe con abilità e tenerezza. Tra quelle parole si sente il girar della bottiglia e il frullare dei pensieri: desiderio e timore, paura di non essere compresi, di essere rifiutati, di non aver colto i segnali giusti. Lo sguardo che si posa sul dettaglio delle trecce basta da solo a spiegare l'intensità dell'emozione. Qualcosa che non si dimenticherà mai.
Di Ilaria3: Davvero dolce. è stato come mangiare un pasticcino!
Di Isabella Galeotti: Il gioco della bottiglia. Baciare Dire Testamento ecc. stati d'animo diversi tra loro stati di vita a volte lontani tra loro. Sicuramente sono molto materiali e terreni, ma senza di loro la vita non avrebbe senso.
Il rossore, il sudare in momenti particolari, ora non esistono più appartengono alla gioventù che ora deve scrivre il Testamento.
Di Alessandro Napolitano: Wé, devo ringraziare un sacco di gente qui per tutti i commenti e le belle parole che avete lasciato. Grazie davvero.
Very Happy
Di Daniela Piccoli: Bellissimo! In pochissime parole l'autore ha saputo racchiudere i sentimenti di ansia, speranza e felicità (quando dice baciare) di un adolescente di fronte ai primi palpiti d'amore. Mi è piaciuto tantissimo.
Di Nina Moon: Penso che la stamperò e ne farò un quadretto da appendere. � una di quelle chicche che quando le leggi sono in grado di farti sognare anche nella giornata più "lasciamo perdere" che c'è.
Un mondo, tutto un mondo di ricordi, in solo giro di bottiglia, una delicatezza di pensieri che poi il tempo, infame, ruberà... ma mentre la bottiglia gira, il tempo sparisce, diventa eterno, nell'attesa e nell'agonia di un bacio che non tornerà più.

(...ma di certo era peggio se diceva testamento)


Di Pia: me l'ero persa questa... eppure è così dolce e tenera nella sua semplicità, un gioco a cui abbiamo partecipato un po' tutti noi nell'adolescenza.
In poche righe hai condensato un "momento" vissuto con ansia e trepidazione tipica dei giovani innamorati. Stabbene Razz
Di Angela Di Salvo: Un testo semplice e delicato che, attraverso la dimensione del gioco, delinea con poche parole lo stato d'animo delle tante infatuazioni giovanili che tutti abbiamo collezionato negli anni della spontaneità e dello slancio che non conosceva barriere nè inganni. I pensieri accompagnano la bottiglia che gira....e il "verbo" che poi viene fuori è la conferma di un desiderio: un amore che tenga uniti per sempre. In fondo tutti abbiamo agognato nei nostri anni migliori un amore che durasse per tutta la vita. La precarietà e l'effimero del nostro mondo ci erano ancora sconosciuti. Bel testo,con un romanticismo d'altri tempi, un po' sognante e un po' ingenuo, che lascia spazio al recupero di momenti indimenticabili.
Di Dino: Che cos'è questa bottiglia? una specie di margherita m'ama, non m'ama? Il gioco deve essere molto posteriore alla mia adolescenza. Ma più o meno la solfa era sempre quella.
Di Michele: Un tenero esempio di minimalismo romantico applicato a gesti storici ma che all'epoca rappresentavano porte d'entusiasmo capaci di dare speranza alla vita.

p.s.: ormai la mia bottiglia s'è rotta...

...dire, fare, fornicare! La lettera del notaio mi chiama per il testamento.
Di Bettarm37: l'ho trovato perfetto! in poche parole hai racchiuso tutto e ci hai portato indietro negli anni, quando l'amore ci faceva tremare eppure era facile. davvero bravo! B
Di Molli: Che carina!! Molto tenerona, ho giocato un sacco al gioco della bottiglia, alle elementari credo, bei ricordi!
Di Sphinx: Carino...
Sì, fa andare indietro con la mente a quando questi pensieri erano innocenti e normali.
Di Bonnie: ..quanti ricordi hai fatto riemergere con.. 'poche righe'
Per nostra fortuna qualcosa di quel periodo.. ci resta addosso, e io spero sia.. in eterno Wink
Di Taniole: ...allora è proprio primavera?!Per avere un ricordo dell'amore incancellabile...tenero!Bravo!
Di Massimo Baglione: Davvero molto romantico. Hai riassunto in poche righe un periodo della mia adolescenza che mi manca da morire






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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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