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Thu 28 March, 11:07:55
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Recensione o commento a: Wladimir Luxuria - (Racconto Giornalismo, Brevissimo) - di Gilbert Paraschiva:

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Le altre recensioni o commenti
Di Gilbert: Ognuno è padronissimo di pensarla come vuole!
Io, Gilbert Paraschiva, penso di stare nel centro perché... "in media virtus"! Non ho mai disprezzato, per così dire, i "diversi" perché non esistono "diversi" e apprezzo le critiche purché queste siano sempre costruttive. Detesto coloro che criticano unicamente per distruggere ma parlarne è sempre una cosa positiva e gradita, penso, anche da "Bravi Autori"! Saluti a tutti. GIL
Di Gio: è passato qualche mese ormai dalla vittoria di Luxuria, ho letto le varie recensioni e concordo con quasi tutti, la "diversità" nn deve (dovrebbe) esistere, e, ovviamente, nn esistendo nn ci sarebbe bisogno di sottolinearla... tutto vero! tutto giusto, tranne che poi la quotidianità ci mostra ancora quanta discriminazione c'è ovunque, inutle nascondersi dietro un dito...è vero nn dorebbe esserci il GayPride (io stesso sono contraria a queste feste) ma poi accendi la tv e vedi come viene trattato il "diverso" anche in altre nazioni, nn palro solo dell'Italia, e allora pensi che forse una giornata dell'orgoglio gay sia ancora, purtroppo, importante, e allora capisci ce anzhe la vittoria in uno stupido reality sia importante, se fa capire alla gente che il diverso nn esiste... siamo tutti uguali e tutti diversi allo stesso modo...

mi piace finire con una frase che uso come firma in un altro forum:
io sono clandestina, e tu?
Di Dino: Viviamo in Italia una condizione peculiare: più o meno consapevolmente. Politici in primis, fatta salva qualche rarissima eccezione e poi partiti politici, enti, associazioni, viviamo tutti sotto l'egida della Chiesa come se la presa di Porta Pia non fosse mai avvenuta, come se esistesse ancora il potere temporale dei papi per liberarci dei quali, abbiamo, come governo laico, firmato ben due concordati che ci costano fra otto per mille ed esenzioni e facilitazioni varie, più di una finanziaria l'anno in favore del clero. Clero che ostenta in ogni modo la sua immensa ricchezza, Chiesa che, prima tra tutti, dimenticando del tutto il messaggio evangelico, seleziona, discrimina, separa, sceglie, isola chi non fa parte del suo ovile e in più cerca in ogni modo e riuscendoci, dato il livello morale della nostra classe dirigente, cerca dicevo, d'imporre le sue regole e la sua visione della morale e dell'etica anche a chi la pensa diversamente. Poi si parla di popolazione multietnica! Ma quando mai. Lo scritto che sto recensendo trabocca bontà da tutti i pori, bontà e discriminazione. Io, scusatemi, farei a meno di questo tipo di bontà e comincerei a considerare i "diversi" come uguali perché non sono malati, non sono diversi, ma sono varianti fisiologiche di un mondo biologico che proprio nella variabilità trova l'essenza del suo evolversi e migliorarsi, scevro da quel manicheismo che conduce solo a scontri cruenti, guerre, violenze senza fine.
Di AldaTV: e ci risiamo con le diversità! ma chi dice che la diversità sia vera diversità e non una reale normalità?

odio questa sorta di ghettizzazione Gilbert, odio i falsi retorici e odio chi fa differenze.
Perdonami, io vivo sulla mia pelle una normalità che per i normali è la diversità della disabilità fisica o motoria o sensoriale. Credo che alle soglie del 2010 si debba porre termine a queste forme di ghettizzazioni che trovo immature e che purtroppo in questa nostra italia sono ancora perpetrate in maniera atavica. quindi dissento Gilbert sul tuo scritto.
Di PecoraNera: Penso che Gilberto abbia messo nero su bianco quello che fondamentalmente pensa la maggioranza degli italiani, diciamocelo pure siamo un popolo "particolare" a cui piacciono molto le etichettature e il poter riconoscere le "redenzioni altrui".
Di Pia: non volermene Gilbert, esprimo solo una mia idea, ma se Luxuria non avesse fatto opera di beneficenza storceresti ancora il naso? Anch'io forse rincorro un'utopia, ma la "diversità" in ogni sua manifestazione mi piace molto: trovo che ci aiuti a crescere e a confrontarci senza pregiudizi. Il tuo articolo più che di giornalismo mi sembra tanto da rivista che si trova normalmente dal parrucchiere o dal medico, soprattutto considerando che si riferisce a un tipo di trasmissione che se potessi abolirei molto volentieri.
Di Bonnie: Sarò strana.. ma io non amo sottolineare 'le diversità' ..trovo che non facciano bene 'all'integrazione'..è un mio personale pensiero naturalmente, e vale per tutto.. malati, portatori di handicap, cattolici atei.. vorrei che fosse la normalità, che non si sentisse il bisogno di sottolineare i gusti sessuali di ogni 'diverso' ..perchè.. siamo TUTTI diversi
..un'utopia? ..forse, ma spero che un giorno possa essere così






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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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