Di Angela Di Salvo: La mente è la coscienza vigile, attenta e prevaricante. All'interno di questo grande spazio,si muove un "io" più piccolo e insicuro che a volte vorrebbe sfuggire al suo implacabile controllo, alla sua genialità malata,alla sua pervasività che non gli da' scampo nè respiro. Si sente schiacciato dalla sua lucidità, dalla sua invadenza e dalla sua sfacciata ironia. Arriva persino a "ridere" di lui perchè "essa" sa che ogni suo tentativo di sottrarsi a lei sarà inutile.
Un testo molto profondo, che rimanda a un innumerevole ventaglio di riflessioni, più di una per verso.
La concentrazione e l'essenzialità ne fanno un frammento poetico illuminante che non lascia spazio al sogno o alla fantasia. Emerge una consapevolezza razionale, logica e disincantata.

Di Elisabetta Maltese: ...Eppure è bello vedere come sono cresciute nel tempo! Ma tu sei un perfezionista! Io le lascerei così, parte della tua storia da ricordare. Un caro saluto.

Di Massimo Baglione: Ora che sei tornata sarebbe anche il caso che restassi, no? ehehe
Grazie a tutti per i commenti, i complimenti e le critiche.
Probabilmente chi mi conosce dall'Era post BraviAutori non sa che di poesie, prima, ne ho scritte molte. Ultimamente ho deciso di ritirarle dal web perché buona parte, ora, le vedo piuttosto immature e avrebbero bisogno di una pesante rielaborazione.
Pian piano, una alla volta, quando ho tempo e voglia, opererò questa ricostruzione.

Di Elisabetta Maltese: Ma tu guarda! Mi assento per un po' e nel tornare trovo questa.
Ahiahi, Baglione, mi starai forse invecchiando?
Ma voglio essere seria, perchè la poesia lo è.
Bello il ritmo, ossessivo che ben rende l'emozione che vuoi trasmettere. Mi è piaciuta! Solo un appunto, posso? Il titolo svela troppo. Ma come dice Dino, io sono ermetica! A rileggerti, Massimo. Betta

Di Bonnie: Sono molto d'accordo con Dani.. la poesia svela un pò di noi.
Una.. piacevole sorpresa

Di Asettico: "Questo come dice qualche mio esimio collega è un gatto col topo... "

Cara Daniela ti ringrazio per l'annoverarmi tra "gli illustri colleghi". Ne sono onorata.

Il mio breve commento era tutto incentrato sulla percezione che ho avuto, leggendo questa poesia, di un qualche cosa che era entrato in forte contrapposizione, nell'animo di chi ha scritto questi versi, contrapposizione che ho letto vissuta quasi come "lotta intestina". Tra chi sa di essere "vittima designata" e che per questo pone ostacoli al sacrificio di sé, sull'altare del proprio io in perenne antagonismo con il "noi" o "voi" o... anche, perché no..."essi".
Il trionfo e la sconfitta del proprio ego, che fugge da se stesso, inseguito da se stesso... e che nella perenne lotta identifica l'io che non vuole, che non gli piace... con "l'altro". Il gatto e il topo. Il topo non cede facilmente agli artigli del gatto, ma quando il gatto ha fatto suo il topo, ci gioca perché in fondo quello che a lui importava era la lotta e non la vittoria. Forse la vittoria, infondo, lo deprime, talmente tanto che... avere acchiappato il topo poi... si rileva una sconfitta.

Di Taniole: Dimenticavo: io non ci leggo nulla di terribile!

Di Taniole: Eh eh eh caro Baglione mio tu non sai cosa hai fatto!!! La poesia ti lascia trasparente agli occhi di tutti e tu per la prima volta ti stai lasciando guardare dentro, quello che scrivi potrebbe anche non dire grandi verità, ma apre come un varco nel tuo perenne difenderti. Questo come dice qualche mio esimio collega è un gatto col topo... tu che fuggi alla vita e lei ti riagguanta... Bello questo esserti scoperto con noi, quasi tu ti sia finalmente liberato di un impaccio doloroso quale poteva sembrare il tuo essere sempre all'interno di certi paramentri. La poesia ci libera, ci lascia giocare con le nostre immagini interiori, ci rende consci attraverso le nostre parole delle nostre potenzialità e dei nostri limiti... grazie capo mi hai fatto un bel regalo, a me e a tutti noi.

Di Massimo Baglione: Grazie dei commenti!
Ho apportato lievi modifiche al testo e ho seguito il consiglio di Alessandro per il concorso

Di Alessandro Napolitano: Ognuno ci vede e ci sente quello che vuole ( e può). Per me è angosciante: un tortuoso sentiero, sconnesso, che si avvita e stringe fino a soffocare.
Bè, io se fossi in te la farei partecipare qui:
http://www.sognihorror.com/Concorso%20bando%20VERSI%20D'ORRORE.htm

Bravo MAX!

Di Dino: Come il mio sogno ricorrente: C'era un fantasma una volta che mi seguiva sempre in tutti i miei progetti quando ero giovane. Allora io, per sfuggirgli, prendevo un treno da Roma e partivo. Giunto a Lecce scendevo felice di essermi liberato di lui ma il fantasma era lì, ad aspettarmi immobile sui binari della stazione. Così capii che il fantasma era dentro di me. Bravo Max.

Di Asettico: Bella, Intensa. Un gioco, come il gatto con il topo. Come il ragno e la mosca sulla sua tela.
Come un avvoltoio su di un ramo.