Di Massimo Baglione: Stavo quasi pensando che questi non fossero disegni di Paolo, poi ho notato la data in firma di entramnbi i lavori e ho capito.
Trattasi quindi degli inizi della sua geniale bravura. Il volto in primo piano, incappucciato, è il prototipo di molto altri suoi volti, soprattutto gli occhi.
Molto bello l'effetto di profondità e prospettiva del disegno con gli alberi.

Di Angela Di Salvo: Due disegni davvero inquietanti. L'approdo da' una sensazione più vaga e sfumata. Sullo specchio d'acqua si affaccia una scogliera coperta di alberi, alcuni sono secchi e si protendono con i loro rami spogli. Il luogo non è connotato da alcun particolare che possa far intuire la specificità dello stesso. Forse non è un posto ameno e paradisiaco, ma non è neppure ostile e inospitale. L'attenzione dell'autore è concentrata sul paesaggio, chi arriva è visto di spalle in una figura amorfa. Completamente diversa la prospettiva nell'altro disegno dove sono in primo piano queste varie figure spettrali che sembrano anime o fantasmi i quali trasmettono un'espressione cupa e carica di ambiguità. Anche la posizione eretta e l'identico atteggiamento di tutte le altre figure con gli stessi occhi sbarrati e le bocche serrate, non lasciano ben sperare su quello che potrebbe essere il luogo di arrivo. Tant'è che il paesaggio è piatto e non si intuisce nulla tranne che ci si trova in mezzo all'acqua. Disegni veramente espressivi e molto originali.

Di Giuseppe Novellino: "Approdo" e Viaggio" riguardano la traghettazione delle anime nell'aldilà? Mi ha impressionato soprattutto il secondo, con quelle figure incappucciate, spettralmente longilinee che ti guardano con occhi vacui, occhi che si aprono su teschi appena abbozzati. E poi quelle bocche orizzontali che producono un senso di amara severità. Il tutto crea un senso onirico d'angoscia. Efficaci.