Di Pia: Carlo adotta sempre uno stile molto colloquiale, in modo che anche un'ignorante come me riesce a capire bene. Non che avessi dubbi sull'ingerenza della chiesa a 360° e in tutte le faccende, non a caso l'Inquisizione era temutissima da tutti. La donna ha sempre svolto un ruolo fondamentale fin dall'inizio dei tempi, l'uomo cacciava e la donna preparava il cibo, allevava i figli e teneva pulita la caverna. Non è cambiato niente insomma, anche quando la donna riesce a trovare spazio nell'ambiente lavorativo, ancora oggi appannaggio degli uomini, ma per fortuna sta cambiando, continua ad allevare figli ecc ecc. Se ne facessero una ragione le femministe, sarà sempre così soprattutto perchè le donne sono capaci di fare più cose contemporaneamente, l'uomo fa una cosa alla volta. Sarà allora che questa superiorità "preoccupa" l'uomo, che sia di chiesa o laico, si reprime preventivamente? Forse, io credo di sì.

Di Angela Di Salvo: Ottimo saggio, mette insieme storia,antropologia e sociologia facendo un confronto fra epoche diverse; il passato appare non tanto diverso dal presente e i genocidi commessi nei secoli precedenti non hanno nulla da invidiare a quelli perpetrati nella nostra storia contemporanea. La differenza sta che allora le notizie o la conoscenza di molti eventi terribili non circolavano con la stessa velocità di oggi in cui è possibile sapere in tempo reale quello che succede in ogni parte del mondo.
La storia cambia forma e assume altri aspetti, quello che non cambia è la natura dell'uomo. Ha compiuto con spietatezza crimini orrendi fin dalla notte dei tempi e ha messo sempre davanti a tutto la sete inestinguibile di ricchezza e il desiderio di potere, a tutti i costi. L'uomo ha persino penalizzato la donna perchè se ne stesse al posto suo e non potesse contrastare le sue ambizioni o il suo ruolo centrale nella società. Purtroppo anche la Chiesa, in quanto istituzione terrena, è fatta di uomini. E gli uomini di chiesa non sono stati mai troppo diversi dagli uomini comuni,anzi ipocritamente hanno usato i loro vestimenti e la parola di Dio per giustificare persecuzioni, torture, condanne e scomuniche. Non capiremo mai come possa convivere il bene e il male con tale connotazione ambigua e contraddittoria nella natura degli esseri umani. Ma forse senza vedere fine a che punto si spinge il male, non potremmo cercare così ardentemente il bene nè saremmo in grado di distinguerlo e di riconoscerlo.