Di Mauro F: Grazie per le tue osservazioni, sono contento che un po' ti abbia spiazzato, era uno degli obiettivi che mi ero posto In verità voleva solo essere una parodia dei buoni consigli dati dagli adulti ai bambini. Il finale serviva appunto per ribadire la poca serietà di tutto l'accaduto, ma essendo una delle prime cose che abbia mai buttato giù, ammetto che è molto carente di ambientazione o approfondimento psicologico.

Di Ida Dainese: Ciao! Ho trovato il tuo messaggio nel forum, a proposito della ricerca di altre opinioni e così ho letto questo racconto. Mi scuso in anticipo se l'interpretazione non dovesse coincidere con la tua, non ti conosco personalmente, posso solo dirti le impressioni ricevute dalla tua opera. La storia è spiazzante, ha una conclusione che lascia sorpresi per il finale dei due protagonisti (la trasformazione dell'uno, la lacrima dell'altro). Se fosse un cartone animato per bambini sarei d'accordo sul "fantasy umoristico", soprattutto con quell'immagine dello strappa lampione, una sorta di leggero sogno infantile di rivalsa. Ma la descrizione dell'uomo, del rapporto con il ragazzo fino al finale, ha qualcosa di adulto, una tristezza di fondo che dopo tanto tempo ha ancora sapore di vendetta, di insegnare la vendetta, facendo quindi del male. Ho colto amarezza e infelicità nel tuo personaggio e mi viene da pensare che la lacrima sia la consapevolezza di non riuscire a superare vecchi eventi della vita.