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Recensione o commento a: Il lupo bianco - (Racconto Noir, Medio) - di Roberto Ballardini:

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Le altre recensioni o commenti

Di Roberto Ballardini: In fondo raccontare storie (con le parole e con le immagini) è sempre un po' come quel giochetto della settimana enigmistica in cui ti vengono forniti una serie di punti che poi devi collegare per avere il disegno completo, e la selezione (e la successione) di quei punti è forse l'aspetto più delicato del mestiere dello scrittore. In questo senso, la narrazione per immagini (cinema, televisione, fumetti) a me ha sempre lasciato una maggiore libertà di immaginazione rispetto a un certo concetto di scrittura più esaustiva nello sviluppo. Mi pare che oggi anche la narrativa, o almeno certi suoi generi forse meno impegnati (è tutto relativo), puntino in quella direzione e a me la cosa intriga assai.

Di Ida Dainese: Un racconto interessante che cattura subito l'attenzione. Parte della sua bellezza è chiaramente dovuta allo stile della narrazione, veloce, essenziale come il tratteggio di un disegno, e allo stesso tempo capace di suggerire immagini ampie. Come tu stesso hai detto, sembra di aver visto un film, non soltanto letto una storia. Pochi, giusti dettagli, e i personaggi hanno preso vita, quell'ambiente pieno di neve, di stufe e di gelo ha cominciato ad avvolgere il lettore, mostrando quei corpi, facendo sentire quegli spari, lasciando spargere brividi e ululati mentre sussurrava antiche storie.

Di Roberto Ballardini: Grazie anche a te, Selene, per il commento lusinghiero. Ora voglio prima leggere e commentare un po' di cose qui sul forum e poi metto su senz'altro qualche altro racconto.

Di Roberto Ballardini: Grazie, Giampiero. Un commento così mi fa ovviamente molto piacere.

Di Selene Barblan: Concordo pienamente con la recensione di Giampiero; mi piace molto questo racconto, dalle prime righe cattura il lettore nella realtà di Loste, nella mente dei suoi abitanti, come un lupo che afferra la sua preda fino all'inevitabile conclusione. Feroce, ma anche ironico. Spero di leggere altri tuoi racconti!

Di Giampiero: La bellezza di questo racconto, come il precedente che ho letto, sta nella scrittura plastica, capace di creare scenari vivi, rendendo la lettura preziosa a mano a mano che si legge. Un thriller mozzafiato in cui a un certo punto il lettore fa un tuffo dentro la storia, in quanto sedotto, catturato da cotanta fascinazione. Alla fine sente la risata del vecchio Adriano, l'infuriare della bufera e la bolla di luce che svanisce. E si rammarica che il racconto sia già finito.