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Le altre recensioni o commenti
Di Selene Barblan: Ciao Vihio, grazie del tuo commento, mi piace molto, lo trovo parecchio poetico.
Di Vihio: Il viandante va e ripete come nenia una serie di precetti inerenti la vita, che si chiudono nella constatazione della vanità del tutto e in quella gemella che tale vanità nulla toglie alla necessità dell'andare.
Di Selene Barblan: Ciao Roberto, grazie; mi piace quando ciò che scrivo risuona nell'immaginazione di altri e si trovano addirittura delle affinità con qualcosa di proprio. Questo mio racconto, che forse è un po' poesia, ogni volta che lo rileggo mi fa ricordare lo stato d'animo col quale l'ho scritto e per questo per me rimane l'"opera" che più mi sta a cuore.
Di user deleted: Sono rimasto molto sorpreso quando in fondo alla pagina di questo racconto ho scoperto che viene citato un mio testo per la presenza di parole chiave in comune. Questo certamente mi spinge a cercare un'interpretazione molto più personale di queste righe. Gli elementi principali possono racchiudersi in tre parole estremamente significative: viandante, sentiero, città. Qualcuno forse dirà che ho dimenticato la più importante: il verbo. In realtà voglio pensare che esso sia ciò che lega le tre parole precedenti. Ogni viandante avrá una meta, ogni sentiero una fine, ogni città un suo presente. Ma tutto cambia e un giorno crollerà miseramente di fronte alla Morte, che è l'unica via e l'unico futuro.
Esattamente come il Verbo, da quanto affermato nelle ultime righe. Molto suggestivo, intimo e significativo. Piaciuto tanto. |
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Grazie, e buon lavoro!
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
Special thanks to all the friends of BraviAutori who have
contributed to our growth with their suggestions and ideas.
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