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Le altre recensioni o commenti
Di Mariovaldo: Namio, grazie per la lettura e l'approfondimento. Io sono figlio di un "ragazzo del '99", un volontario che, perseguendo con coerenza concetti ora desueti, quali "Onore", "Patria","sacrificio" si trovo' negli "Arditi", quelle truppe scelte che, pugnale tra i denti e bombe a mano, dovevano aprire brecce nei reticolati nemici.
Pagò di persona con una grave ferita ma ne uscì. Io di lui conservo, oltre alla sua medaglia di bronzo, ciò che mi ha trasmesso di quella esperienza: la guerra non è mai giusta, è la negazione della civiltà, un retaggio dei primordi quando la violenza era necessaria per sopravvivere. Con questo spirito ho scritto una serie di racconti che, temo, vi infliggero', sperando che quel messaggio arrivi forte e chiaro. Di Namio Intile: Un bel racconto, Mariovaldo. E condivido, la guerra serve solo ad ammazzare dei poveri figli di mamma, affinché altri figli di mamma possano vivere tranquilli, e magari sempre più ricchi, aggiungo io.
La Grande Guerra è stato l'atto finale dell'imperialismo ottocentesco. E l'imperialismo, per chi ha una formazione marxista come me, è l'ultima fase del capitalismo. Oggi le guerre non si fanno con la guerra, ma con mezzi meno cruenti, ma non per questo meno dolorosi per chi li subisce. A rileggerti |
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Grazie, e buon lavoro!
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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