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Le altre recensioni o commenti Di Isabella Galeotti: Il titolo è profondo, non solo per l'azione che ne scaturisce, ma anche nel leggerlo. La trama è avvincente, mi ha tenuto incollata fino alla fine. Anche se gli attori non sono stati approfonditi di molto, la storia regge divinamente, pathos l'ho visto tramite la tua scrittura. Infatti la trovo fluida ed essenziale. Ottimo racconto. Però nella dinamica nell'afferrare la donna da sotto il letto ho trovato, questoè il mio modestissimo parere, che la presa alla caviglia non era possibile. Se lei vedeva gli scarponi, come poteva l'uomo afferrarla dalla caviglia, o forse non sono riuscita a capire bene la posizione della donna sotto il letto. Vabbe comunque è stato un racconto trilloso. Di Andr60: Un racconto che ti prende e non ti lascia, fino alla sua conclusione inesorabile. Certo che se l'unica soluzione a un divorzio rovinoso è l'omicidio del coniuge, dove andremo a finire? E, soprattutto, chi lo dice agli avvocati divorzisti? Di user deleted: Mauro, ho letto con interesse questo piccolo testo. Come ben sai il tuo genere mi "acchiappa", anche se qui devo dire ci sei andato giù forte, modello "Tarantino", mentre io sono più Poeiano. Proprio per questo mi concentro sulle ultime righe, dove si svela tutta la forza del titolo e con essa il reale valore dell'idea alla base. Vorrei dirti che, per il mio modesto parere, questo spunto meritava un consolidamento della trama, uno sviluppo appena più esteso. Eppure chi ti parla ama, come te, quella stile "mordi e fuggi", quel non dare modo al lettore di alzare gli occhi. Ma l'idea del fendente mortale, quello che non si vede intendo, è ottima e non mi sarebbe dispiaciuto allungarmi un po', perdendo magari un briciolo di tensione ma guadagnando in profondità. Riesci sempre a sorprendere!

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