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Le altre recensioni o commenti
Di Ida Dainese: Mamma mia che avventura! Possiamo solo immaginare l'angoscia del protagonista, costretto a cambiare vita e a dover affrontare di nuovo i cattivi. Facile dire che non si dovrebbe avere a che fare con gli usurai, perché ci sono situazioni ed esigenze che non lasciano scampo. Nonostante Mario sia alla fine autore di un crimine, il lettore non può che parteggiare per lui, augurarsi che gli vada bene e quasi si indispettisce per quell'incidente che fa scoprire quanto era sepolto sott'acqua. Si tira un sospiro di sollievo con lui ma si resta anche con un piccolo dubbio che rode lo stomaco dovuto a quel "quasi certamente" del finale.
Di Andrea Menegon: Grazie mille Isabella. Sono perfettamente d'accordo sul fatto che il finale si può migliorare. Purtroppo le mie qualità di "scrittore" sono piuttosto limitate. Rileggendo i miei racconti, trovo sempre qualcosa che non va, provo spesso la sensazione di essere di fronte a qualcosa di incompiuto. "Temo" che gli scrittori professionisti continueranno a dormire sonni tranquilli. Grazie di nuovo. Andrea.
Di Isabella Galeotti: Il titolo già da un idea del contenuto. La lettua è stata sciolta e leggera, si arriva alla fine senza alcun tipo di intoppo. Le sequenze sono consone e la stesura è precisa e avvincente. I presonaggi si muovono bene nel conteso, sia i buoni che i cattivi, sono ben delineati. La padronanza linguista fa il resto. Sul finale avrei qualche perplessità. È carino il tuo di finale, ma l'avrei reso più teatrale, più dinamico. Qusto è il mio modestissimo pdv. PS qualche piccolo refuso. Qual è si scrive senza apostrofo. La E maiuscola accentata va scritto pigiando alt+0200 È. Orrimo racconto.
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Grazie, e buon lavoro!
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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