Di Ibbieffe: Qui da noi "ci sei o ci fai?" si usa solo col significato di "sei davvero imbecille, o lo fai apposta?". Comunque ho indagato sulla frase e, anche se scema lo sono sul serio, abbastanza, non ci faccio ma ci sono: a volte posso un po' colorire le cose perchè mi piace l'esagerazione… ma non in questo caso (anzi: francamente trovo di non aver affatto reso bene l'idea dello stato in cui mi trovavo… e il pezzo era un flusso di coscienza molto più squinternato e sgrammaticato).
Ad ogni modo non è per niente difficile scrivere una cosa così: è semplicemente come un diario. I diari si scrivono da centinaia e centinaia di anni…
Io ho l'abitudine di raccontare cavolate slice of life praticamente da sempre (tenevo un diario già in prima elementare)… oltretutto ho una memoria da macchina e ricordo per filo e per segno ogni cosa che accade a me o alle persone che mi circondano, anche se non ero lucida quando sono successe.
Per sicurezza (diciamo la verità: può capitare che voglio raccontare una cosa e poi dimentico tutto) detto una nota al telefono tipo "domattina ricordami di scrivere un pezzo su io che torno a casa strafatta sul furgone" o, come ho effettivamente fatto per questa minchiatina, appena metto piede in casa lancio via a casaccio gran parte dei vestiti (le scarpe si levano all'ingresso!) e mi fiondo sul laptop (urlando: -Datemi 10 minuti per buttare giù la base di un pezzo! Poi possono partire cazziatoni e altre cose!-) a scrivere subito tutto: se devi raccontare un episodio in cui non eri lucida è meglio scriverlo quando ancora hai le stesse condizioni mentali!
Un bacione ed un abbraccio… e buon Capodanno: stanotte partiamo e torniamo lunedì e spero che ci saranno occasioni idiote da raccontare!

Di Giancarlo Rizzo: Difficile commentare una mezz'oretta trascorsa in quello stato e descritta così bene attimo per attimo.
Due le cose o ci fai o ci sei. Quale delle due? In entrambi i casi, però, sei brava.