Di Paola Tassinari: Grazie… è quello che poteva essere e non è stato

Di user deleted: Piaciuta.Il pezzo della canzone come incipit si presta bene e pure l'acqua Fabia per il finale: metafora che rende per il suo retrogusto "amaro"… oppure "l'amaro" è dovuto al costo come l'oro ?
Tutto il collage trasmette bene il senso di "precarietà" degli amori e tristezza annessa. Perlomeno, a me ha suscitato questo.

Di Paola Tassinari: Grazie, col cuore, hai compreso benissimo, te ne sono grata e ti dico il perché. Sin da fanciulla ho amato la musica e il rock in particolare e pure il canto ma tutti e dico tutti mi dicevano che non avevo il senso del ritmo ed ero stonata. ( Era vero ma prima dell'adolescenza, prima delle ferite ricevute, io cantavo e ballavo col mio cane Ringo poi la vita mi ha tolto la musicalità e il ritmo, ce l'avevo in testa ma usciva sgraziato sia il canto che il passo) A cinquant'anni, per amore della poesia, perché sentivo che non riuscivo a esprimere ciò che volevo, sono andata a scuola di musica, ora suono il flauto traverso, a scuola di ballo sempre per via del ritmo, del piede degli antichi poeti, a scuola di canto, ci ho messi anni… grazie per aver colto l'importanza mia, per una poesia musicale, a volte dolce, altre aspra e dissonante ma sempre in cerca del ritmo giusto per ciò che voglio esprimere

Di user deleted: Il Dragone-Mon Amour#14

Irresistibili richiami musicali, conditi da cultura classica, malinconia, sentimento, abbandono. Se non è poesia questa "dimmelo tu cos'è", giusto per restare in tema sonoro.

Bellissimi questi versi. Splendidi. Non ho altre parole per definire un intreccio senza fine. Aint Talking di Bob Dylan, probabilmente. (aggiunta successiva: Spirit on the Water ancor più).
Ci scorrono davanti le immagini di un'altra epoca, di una ragazza che cantava spensierata e innamorata versi di altri che erano versi di altri. Una donna che, forse, ha vissuto l'amarezza di un addio.

Al cuor non si comanda, probabilmente sono poco obiettivo ma ho nella testa le note dei due pezzi struggenti, il sorriso di lei, la fine di un amore dietro l'angolo. E qualche verso di Ovidio.

Di nuovo mi complimento con l'autrice per la sensibilità musicale, per un livello culturale così elevato messo al servizio del sentimento.

Chapeau (però Paola basta ora: ho finito i cappelli). Pollice in su affibbiato.

"La parola è per metà di colui che parla, per metà di colui che l'ascolta" (Michel de Montaigne)