pagine viste: ...
...no javascript...
Benvenuto, visitatore
     
Thu 28 March, 09:52:50
logo

Recensione o commento a: Il rogo della strega - (Racconto Horror, Breve) - di Terre di Confine:

Mancano 250 battute affinché questa recensione possa partecipare al nwClub dei Recensori.


Nota: le recensioni e i commenti devono essere lunghi almeno 30 battute e devono riguardare il contenuto dell'opera, meglio se critiche, costruttive e collaborative. Saranno eliminate dallo Staff le recensioni se saranno: offensive, volgari, chiacchiere e (se scritte da visitatori) presunte autorecensioni dell'autore o banali "bello, mi è piaciuto".

Nota: le recensioni e i commenti sono tuoi e modificabili per 2 giorni, dopodiché diventeranno di proprietà dell'autore che hai recensito o commentato.




NO JAVASCRIPT
NO BUTTON





Le altre recensioni o commenti
Di Ida Dainese: Bel racconto, scritto molto bene, con una trama affascinante che cattura subito. Personaggi ritratti ottimamente, descrizioni ambientali che fanno da sfondo perfetto. Ci si sente fianco a fianco col giornalista, incuriositi, indignati, tremebondi e infine grati. Una magia che sorge lentamente come una nebbia, che esplode spietata, che ancora serpeggia indisturbata. Elementi fantastici che si fondono molto bene con la situazione reale e moderna.
Di Nina Moon: Bello, davvero. Mi ha colpito molto, e l'ho letto avidamente dalla prima all'ultima riga.
E adesso, dopo un necessario spoiler, la mia recensione.

SPOILER
SPOILER
SPOILER

Finalmente, perlomeno in letteratura, la storia è capovolta, la strega vince l'oscurantismo.
Non è andata così, lo sappiamo: anni di persecuzioni hanno mortificato l'ingegno, la libertà; le scoperte scientifiche e l'indipendenza di pensiero sono state rimandate di decenni, forse di secoli.
Non è andata così: le streghe hanno perso.
Eppure noi, leggendo questo racconto, ci schieriamo dalla parte di Sarah, non dalla parte dei presunti "vincitori". Per non parlare del fatto che il racconto è scritto da un uomo, storicamente "persecutore".
E allora, viene da chiederci: le streghe hanno perso, davvero? Oppure i roghi possono bruciare, ma non sconfiggere? Perché, se è così... tremate, tremate.

PS: Unico appunto: a volte alla fine dei dialoghi c'è qualche punto che non ci si aspetta. Es: " � In effetti è un borgo piuttosto isolato. � commentai a mia volta [..]"
E se posso, anche il "paragrafo giustificato" aiuterebbe l'impaginazione, rendendola più professionale.
Di Pia: molto coinvolgente dalla prima all'ultima parola, vuoi per lo stile pacato e incisivo che per la storia. Il borgo viene ben descritto, per cui niente impedisce al lettore di entrare nell'atmosfera prima che inizino gli eventi. La rappresentazione annuale non era finta, considerando la mentalità del posto non ci voleva molto a trovare i motivi per cui una ragazza dovesse essere messa al rogo. Ho temuto che bruciassero entrambi, la ragazza e il giornalista, invece mi piace che una strega si vendichi in quel modo di gente così bigotta e crudele. Curatissimo nella forma, davvero ben scritto
Di Giuseppe Novellino: Il racconto mi è piaciuto moltissimo. E' ben costruito e rispetta mirabilmente le regole del fantastico, secondo le quali si deve mantenere una certa ambiguità tra il reale e l'immaginario. Direi abbastanza geniale l'idea di raccontare un episodio della caccia alle streghe ambientandolo ai giorni nostri. Quello che si consuma nel paesino sperduto fra le montagne piemontesi risulta, alla fine, una specie di reality. E qui io ci vedrei anche una sottile allusione a questo infausto genere televisivo, che fra qualche tempo potrà mettere in scena delle vere sofferenze in diretta. La povera Sarah, protagonist della vicenda, è davvero una strega? Oppure il narratore-giornalista ha sognato tutto? Rimane il fatto che l'ambientazione e la vicenda stessa riescono ad avvincere il lettore, conducendolo a interrogarsi sull'assurdità che si sta compiendo: una rappresentazione storica, ma talmente realistica da lasciare il segno sulla pelle della povera ragazza vittima. E poi quel rogo, spaventoso, come doveva essere il rogo delle streghe, appunto; ma alimentato con il cherosene, per dare quel tocco di moderno che rende ancora più raccapricciante il tutto. Decisamente un bel racconto, scritto bene, che non lascia un attimo di respiro. Complimenti!
Di Angela Di Salvo: Un racconto fantastico molto ben fatto, affonda le radici nella storia per poi proseguire nel surreale.Un giornalista si reca in un borgo di montagna dove pare si effetui un tradizionale rito: un strega che nel giorno di Ognissanti viene condannata al rogo. Ovviamente il sindaco da lui contattato specificherà che si tratta solo di una finzione molto "realistica"...ma le cose non stanno proprio così e il giornalista si troverà testimone di una sconvogente prodigiosa avventura. Molto efficaci le descrizioni e i dialoghi, come pure la figura della strega dall'aspetto ambiguo e misterioso.






PayPal

L'associazione culturale BraviAutori sopravvive solo grazie alle piccole donazioni. Se il nostro sito ti è piaciuto, se vuoi contribuire alla sua crescita e allo sviluppo di nuove iniziative, se ci vuoi offrire una pizza, una birra o proprio non sai scegliere chi far felice, considera la possibilità di fare una donazione. Oppure acquista uno dei nostri libri. Puoi usare PayPal (qui a fianco) oppure seguire le istruzioni in fondo a questa pagina. Per ulteriori informazioni, scrivete alla .


Grazie, e buon lavoro!


Per gli smartphone o per i computer lenti è disponible una visualizzazione più leggera del sito.

informazioni sulla tua navigazione:
claudebot
IP: 44.192.75.131


BraviAutori.it (il portale visual-letterario)

Version: 20.0409

Developed by Massimo Baglione



map
Mappa del sito


Informazioni sull'uso dei cookie da parte di questo sito

Opere generate da/con Intelligenza Artificiale Generativa

La nostra policy sulla privacy

Info e FAQ

Contatti


© 2006-2024
All rights reserved

Copyrighted.com Registered & Protected

MyFreeCopyright.com Registered & Protected

Main site copyrights:
MCN: WVTT8-HGT7X-69B5W
MCN: WT4R4-8NXSX-1LXZB





Pagina caricata in 0.1 secondi.




Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




Special thanks to all the friends of BraviAutori who have
contributed to our growth with their suggestions and ideas.