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Le altre recensioni o commenti Di Arcangelo Galante: Favolosa e magica, questa danza misteriosa, che il lettore può immaginare si svolga tra le rovine abbandonate, poste nella natura, descritta in maniera altamente suggestiva dall'autore. Allorché, leggendo i piacevoli versi, la fantasia galoppa assieme al luogo ove essa avviene, offrendo alla mente uno scenario, dove i sentimenti si muovono e diventano essenza viva, simili a spiriti che affollano un incantevole sogno, per goderlo fino in fondo e trasmettere, al cuore, profonde e intense sensazioni, scaturite dalla danza ancestrale. Il fascino di descrivere un tale dipinto anacronistico è stato stupendamente realizzato. S'avverte il desio di ricollegarsi a un passato trascorso e un futuro ancora ignoto, tutto da creare. Pubblicazione piaciuta. Un caro saluto, Andrea. Di Andrea Leonelli: Grazie per le parole. Apprezzo molto chi capisce, anche se non avevo dubbi Di Pinea64: Antico come il tempo che passa e sgretola ogni cosa, i fantasmi percuotono la terra nel sabba ancestrale, timorosi di un futuro che verrà e che potrebbe cancellare dalla propria memoria i loro resti. Questa poesia richiama il senso di solitudine verso un passato che resta ancorato solo a chi ne ha memoria, ma che è destinato a scemare insieme alle polveri delle mura che si sgretolano nel tempo. Molto intenso, anche se non di facile comprensione.

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