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Recensione o commento a: La felicità al tempo della guerra - (Racconto Narrativa, Breve) - di Scrittore 97:

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Le altre recensioni o commenti
Di Arcangelo Galante: Una storia bella, importante, nel suo contenuto profondo. La voce della libertà, in chiave di una felicità difficile da perdurare, si è fatta udire attraverso queste parole di sottile ribellione, per un dominio di guerra che mai dovrebbe esistere tra i popoli di qualsiasi Nazione. Riflessioni altamente significative emergono dallo scorcio di vita del nonno, narrato dall'autore.
Di Ida Dainese: Il tuo testo è ovviamente troppo breve per dire tutto quello che riguarda la guerra, ma tu ne fai notare alcuni punti essenziali, parlando di testimonianze, ricordando dei fatti, ponendoti delle domande.
Scusami se mi permetto, mi sembri molto giovane per due motivi: il primo riguarda la tua scrittura che non è ancora sicura, fluida. Le tue frasi sembrano pensieri annotati, che stanno insieme ma non riescono a fondersi, ci sono anche diversi errori da correggere.
Il secondo motivo, e qui sarò io a sembrarti vecchia e cinica, è racchiuso nel finale: dopo tanto parlare di morti, di sofferenze e di crudeltà (e ti assicuro che non le conosceremo mai tutte), di conseguenze sui sopravvissuti, ti auguri che la guerra sia debellata. I motivi che stanno dietro le guerre sono tanti, a cominciare dai soldi, dalle vendette, dal potere. Sono tutte emozioni dell’essere umano e non hai idea di cosa si scateni anche nell’animo dei cosiddetti “buoni” se provocati.
Per eliminare la guerra bisognerebbe eliminare l’uomo. Oppure entrare ogni giorno in guerra con noi stessi, combattendo con la nostra parte peggiore soprattutto quando ci arrabbiamo per qualunque motivo giusto o meno. Penso che così riusciremmo a percepire un po’ di felicità, nonostante tutto, come suggerisce il bel titolo che hai dato al racconto.






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A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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