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Le altre recensioni o commenti
Di Ida Dainese: È davvero morta la poesia? Distratti dalle cose del mondo, dalla loro bellezza materiale, siamo diventati sordi a una più acuta percezione dei sentimenti; non abbiamo più ascoltato i silenzi, le malinconie, le profondità di pensiero lasciate dal dolore. Abbiamo ucciso il poeta che è in noi, quel lato che sussurrava piano al chiaro di luna. Ma è una parte di noi a cui non possiamo rinunciare, rinasceranno altri poeti e avremo nostalgia del loro linguaggio prezioso, come quello di questa poesia.
Di Arcangelo Galante: Una sorta di necrologio alla poesia, in cui si vuole decantare la morte di un autore che tanto si è prodigato, nel tempo, alla conoscenza dello scibile umano. Molto interessanti i richiami contenuti nel testo, che risulta davvero piacevole alla lettura sino a quella malinconica chiusa, raccolta in un "chiaro di luna". Lirica che ho molto gradito.
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Grazie, e buon lavoro!
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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